“Non posso che definirmi basito di fronte alle odierne dichiarazioni del senatore Claudio Moscardelli che imperterrito torna a parlare di presunte incompatibilità del sindaco di Sperlonga Armando Cusani.

Moscardelli, forse impegnato a difendere il sindaco di Latina quale auspicato alleato elettorale, deve aver perso di vista la realtà dei fatti e annuncia, legittimamente per carità, che martedì depositerà l’ormai celebre almeno a mezzo stampa interrogazione “sull’anomalia straordinaria di Sperlonga”. Non per essere puntigliosi ma qui di anomalo c’è solo, come ben sottolineato solo qualche settimana fa dal collega consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone, il caso Moscardelli che, il 28 settembre 2017, se non erro è stato rinviato a giudizio insieme ad altri 15 consiglieri regionali del Pd della scorsa legislatura, per l’affaire “spese pazze in Regione”.
Vorremmo sapere dal tenace Senatore se presenterà una analoga interrogazione al Ministro sulla sua vicenda e se chiederà, dall’alto del suo rigore, un intervento nei suoi confronti analogo a quello richiesto per Cusani. Noi siamo e restiamo garantisti. Certi più che mai che Moscardelli dimostrerà la propria totale estraneità ai fatti. Ma gli chiediamo lo stesso rispetto che mostra per le sue vicende, anche nei confronti delle persone e degli avversari politici.
Il garantismo a ore o pendolare o a corrente alternata è sempre sgradevole, soprattutto per chi lo attua. E diventa inaccettabile quando qualcuno, come in questo caso, decide di applicare il giustizialismo agli avversari e praticare la richiesta di tutela a se stesso. Le vittorie non si costruiscono sulla denigrazione degli avversari ma sul rispetto reciproco e sui programmi. Il gioco dei due pesi e delle due misure tanto caro al Pd e a Moscardelli porta con sé l’incognita che sotto quei pesi si rischia a volte, come la storia insegna, di lasciarci un piede”.
Lo ha reso noto il capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.