AGGIORNAMENTO – Festa patronale all’insegna dell’alta tensione, martedì, a Fondi. In pieno centro la giornata in onore di Sant’Onorato è stata contraddistinta dal caos, per una rapida escalation che promette corposi strascichi legali.
Da una parte gli agenti della Municipale, dall’altra commercianti ed organizzazione del mercatino dell’antiquariato (e modernariato) affiancato alla tradizionale fiera, allestito a due passi dal castello dall’associazione di servizi culturali “Confronto”. Di mezzo, una serie di controlli alle bancarelle: tra polemiche e pesanti accuse reciproche, la situazione è degenerata fino a vedere entrare in scena i sanitari del 118. Giunti sul posto per soccorrere il presidente dell’associazione, successivamente trasportato presso l’ospedale “Fiorini” di Terracina: nel parapiglia ha denunciato di essere stato aggredito con un pugno al costato destro da un’agente della polizia locale. Un graduato che, sostiene l’interessato, gli si è scagliato contro colpendolo mentre lui era di spalle. La prognosi a margine degli accertamenti ospedalieri sfiora i trenta giorni. “Una costola fratturata”. In circostanze che però dalla Municipale smentiscono. Dal comando di via Occorsio negano fermamente qualsiasi aggressione. Anzi, sarebbe stato l’uomo poi finito ferito in ospedale ad essersi quasi scagliato verso gli agenti della polizia locale presenti, rischiando addirittura l’arresto. Comunque sia andata, un parapiglia probabilmente evitabile, di sicuro dimenticabile.
Tutto è nato in mattinata, come accennato dai controlli effettuati dalla polizia locale sulle bancarelle del mercatino. Secondo le divise – c’era anche il comandante Giuseppe Acquaro, in borghese – oltre cinquanta operatori non avevano le necessarie autorizzazioni per occupare le porzioni di suolo pubblico su cui si erano invece piazzati. Per evitare multe salate, bisognava smontare e salutare. Per l’organizzatore, invece, si poteva agire ben diversamente, dimostrando elasticità. Del resto, ha detto, al di là delle questioni burocratiche non c’erano problemi di sicurezza, ed era stata oltretutto la stessa amministrazione comunale a chiedere di allargare l’area espositiva, determinando per gli stand una sorta di effetto domino. Posizioni opposte; malumori; toni sempre più accesi. E ad un certo punto la rapida, discussa escalation finita con le accuse reciproche e, sullo sfondo, l’ospedale.
Uno spiacevole episodio che, a meno di improbabili dietrofront, porterà il presidente dell’associazione organizzatrice ad adire le vie legali, e la Municipale, da par suo, ad inviare una dettagliata informativa in Procura nei suoi confronti per diverse ipotesi di reato, a partire da quelle di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Ma non è finita qui. Se per quanto riguarda la fiera in senso stretto (e la secolare processione) non si sono registrati problemi, la gazzarra al mercatino nel cuore della città ha portato a tensioni a macchia d’olio. Molti commercianti, indispettiti, sono rimasti per ore sul posto intenzionati a lasciare i propri stand dov’erano. Nel primo pomeriggio sono dovuti intervenire anche i carabinieri. Per degli spazi man mano restituiti alla pubblica fruibilità, fino almeno alla venuta di un buon numero di abusivi tout court. Ambulanti senza alcuna autorizzazione di sorta, spuntati come funghi dopo lo sgombero di quelli “di troppo” al mercatino, portando la polizia locale, nel tentativo di arginarli, a piazzare in loco una ventina di uomini. Misure che però non hanno evitato ulteriori momenti di agitazione.