E’ guerra sul nuovo regolamento per la tutela degli animali approvato dal Comune di Gaeta nel corso dell’ultima assise civica. A puntare il dito contro le nuove disposizioni approvate all’unanimità dai consiglieri comunali c’è anche l’associazione Ada (Associazione difesa animali) che ha avviato una petizione on line che ha già raccolto quasi 500 firme.
“La modifica – si legge nel testo della petizione – prevede che all’interno di abitazioni private, giardini e cortili privati e spazi comuni in contesto condominiale, i cittadini di Gaeta non possono possedere e detenere: più di cinque animali in spazi esterni quali cortili e giardini più di un animale ogni otto metri quadri all’interno dei singoli appartamenti.”
“La modifica è in contrasto con le leggi italiane – continua la petizione – che regolano la detenzione di animali in spazi comuni o privati in contesto condominiale. Non è, inoltre, chiaro cosa succederà agli animali in eccedenza né quali siano le eventuali pene o sanzioni per chi non rispetta il regolamento. Gaeta è una cittadina in provincia di Latina dove abbandono, maltrattamento animale e casi di avvelenamento sono all’ordine del giorno.”
“Il Comune, nonostante sia previsto dal suo stesso regolamento, non si occupa di promuovere una campagna seria e capillare di sterilizzazione. Le associazioni, nonostante le richieste, non hanno strutture comunali adatte dove ospitare gli animali né finanziamenti o aiuti anche se ciò è previsto dal regolamento comunale stesso.”
“Al momento le conseguenze di questa modifica sono: difficoltà per associazioni e volontari a operare sul territorio; persistenza e aggravarsi del fenomeno del randagismo; incentivo per chi maltratta e avvelena gli animali a compiere atti di violenza sugli animali medesimi”
Con la petizione promossa dall’associazione Ada si chiede al sindaco e ai membri del consiglio comunale di abrogare la modifica approvata giovedì 28 settembre, sterilizzare e curare gli animali randagi presenti in città e dotare le associazioni di uno spazio attrezzato per creare un gattile comunale dove ricoverare i gatti”