Si è tenuta giovedì pomeriggio, giovedì 28 settembre, presso la sala Ercole dell’Antiquarium comunale di Sezze, una conferenza stampa indetta dai consiglieri comunali del Bianco Leone (Martella, Di Palma e Moraldo) per fare il punto della situazione dopo i primi 100 giorni della nuova amministrazione.
Per allargare la partecipazione, la coalizione del Bianco Leone ha invitato al confronto anche gli altri candidati a sindaco della scorsa tornata elettorale, attualmente tutti al di fuori del consiglio comunale. Un modo per creare un fronte comune contro l’attuale maggioranza. Ognuno ha risposto all’appello (presenti Reginaldi, Ceritello e Leonoro), compreso il rappresentante del Movimento Cinque Stelle, Damiano Risi che però, non avendo avuto modo di preparare la sua presenza al confronto, come prescrive il regolamento interno del movimento, ha preso la parola solo per un saluto. Unica assente, la consigliera comunale di Sezze Bene Comune, Rita Palombi.
I consiglieri hanno consegnato ai presenti un memorandum comprendente tutti gli atti prodotti dalla loro opposizione in questi primi 100 giorni. Una serie di richieste alle quali, come ha detto molto chiaramente Paride Martella, la macchina comunale nel suo insieme non ha saputo, o voluto, rispondere. Incapacità o malafede? Questo si chiedono dal Bianco Leone anche se, a ben vedere, l’una e l’altra cosa sono parimenti gravi. Ancora di più visto che lo stesso Martella è stato nominato presidente della commissione trasparenza del comune. L’accusa è generale: dalla carenza di dati inseriti nel sito internet istituzionale che, per legge, deve essere la vetrina dell’amministrazione, alla mancanza di personale adatto a produrre gli atti richiesti. A questo va ad aggiungersi la denuncia, formale, visto che le carte sono state prodotte agli organi di controllo competenti, riguardante alcuni provvedimenti presi dall’ente per i quali mancano del tutto, o in parte, gli adempimenti di legge previsti. Atti che, quindi, sono da considerarsi nulli.
Insomma, accuse pesanti al sindaco Di Raimo ed alla sua macchina amministrativa, alle quali il primo cittadino sarà chiamato a rispondere, se vorrà farlo, già da questo pomeriggio, quando è in programma un consiglio comunale che si preannuncia davvero infuocato.