Epidemia di Chikungunya, le precisazioni dell’Avis di Latina sulle donazioni

L’Avis Comunale di Latina, viste le tante informazioni uscite sui mass media e le tante richieste dei propri donatori, cerca di fare precisazioni su chi può donare da subito e chi è temporaneamente sospeso.

Premesso che i casi di Chikungunya accertati nel Comune di Latina sono stati solo tre stiamo parlando di un’epidemia non diffusa ma molto isolata.


Per questi motivi la sospensione di 28 giorni riguarda solo coloro che sono residenti nel Comune di Anzio o a Roma Sud (vedi allegato: distretto asl roma 2). A questi, in maniera transitoria, si aggiungono i residenti di Latina Scalo, in quanto i casi accertati nel Comune di Latina hanno interessato solo i residenti del suddetto borgo.

Soprattutto in questo momento, visto il conseguente calo delle donazioni nella Regione Lazio dovuto appunto alle sospensioni per una parte dei residenti, è ancor più importante andare a donare il sangue, per fronteggiare l’emergenza che si è già venuta a creare e solo in parte tamponata dai donatori delle altre regioni, che ringraziamo.

L’Avis ribadisce che, essendo solo tre i casi accertati, non esiste un pericolo epidemico serio tale da provocare pesanti conseguenze come il blocco delle donazioni. Si chiede quindi anche ai media di non fare allarmismo ma di confrontarsi prima con l’ASL o con l’associazione stessa per non dare informazioni discordanti che possono causare ancora più incertezze, in una situazione che comunque è in evoluzione, costantemente monitorata e speriamo di veloce risoluzione.

La segreteria dell’Avis è raggiungibile al numero 0773.697669 o tramite mail info@avislatina.it oltre che su facebook ed è a disposizione per tutte le ulteriori informazioni o dubbi, in modo da evitare viaggi a vuoto dei nostri amici donatori ma, al tempo stesso, per non fermare le donazioni in questo periodo, che ripetiamo essere molto delicato, dove l’obiettivo rimane quello di garantire a tutti i malati la giusta assistenza negli interventi dove occorrono trasfusioni di sangue o emoderivati”.

A PAGINA 2 – I SINTOMI DELLA CHIKUNGUNYA