Chi lo doveva dire che a Latina impazzissero per le pompe sommerse e che a Formia gli acquisti dei cronotermostati a Settembre sono già tantissimi? Eppure si tratta di un quadro verosimile, visto che è quello che emerge da uno studio fatto nell’area pontina, con particolare interesse nelle zone di Gaeta, Bassiano e Aprilia, luoghi per cui questa indagine sulle preferenze di mercato dei cittadini del basso Lazio, si è estesa anche sul web.
Quella naturale diffidenza degli idraulici di acquistare materiale di termoidraulica online sembra essere ormai un ricordo del passato. Sempre più professionisti che lavorano tra tubi e ricambi per il bagno decidono di comprare su internet, a conferma di come questa figura professionale si sia evoluta e di come la concorrenza dei negozi di termoidraulica on line permette a chiunque di risparmiare.
Le pompe idrauliche di tipo sommerso sono al primo posto
Se proprio volessimo indicare la categoria di prodotti termici e idraulici più venduti in terra pontina non esiteremmo a considerare le pompe idrauliche di tipo sommerso, come gli oggetti più apprezzati sul territorio.
La tradizionale vocazione agricola dell’area compresa tra Latina e Formia ha reso gli abitanti di questi territori particolarmente interessati all’uso di pompe ad immersione, con particolare attenzioni di quelle impiegate per i pozzi artesiani.
Le piccole famiglie di coltivatori, ma anche solo i nuclei famigliari con una casa con annesso un campo coltivato, sono naturalmente portate ad interessarsi su come movimentare l’acqua, sfruttando al meglio le risorse idriche per l’irrigazione e per altri usi.
Discorso analogo va fatto per i serbatoi per l’acqua, la cui richiesta è cresciuta considerevolmente, superando ogni tipo di previsione. E’ facile intuire come l’estrema siccità che ha caratterizzato i mesi di Luglio e Agosto, abbia fatto tremare le gambe a più di un agricoltore. Le notizie scoraggianti provenienti dal comune di Roma e dai livelli idrici minimi raggiunti dal Lago Bracciano, hanno spinto numerosissimi ciociari a munirsi di un valido sistema di raccolta delle acque piovane, che garantisse loro una certa continuità nel momento di dare acqua alle colture coltivate. E’ per questa ragione che analizzando la lista dei prodotti di termoidraulica e giardinaggio su cui si sono effettuate il maggior numero di ricerche nel torrido mese di Agosto, troviamo proprio questo tipo di cisterne in polietilene, a cui però quasi mai è seguito un acquisto.
La spiegazione di questa “anomalia” tra una maggiore domanda su Google e un numero limitato di acquisti sul web è legata ad una spiegazione piuttosto logica. In effetti, il periodo migliore per comprare un serbatoio per la raccolta della pioggia dovrebbe essere attorno Gennaio e Febbraio.
E’ appunto durante questi mesi che le piogge sono ancora piuttosto abbondanti e le possibilità di riempire queste cisterne d’acqua aumenta, incrementando anche quelle di sfruttare la risorsa idrica in estate, quando le precipitazioni atmosferiche sono assai rare.
Sole sul Circeo
Anche il trend positivo, già riscontrato negli ultimi anni, che ha visto un aumento della diffusione di pannelli solari termici, è stato confermato anche in questa stagione 2017. Il tempo eccezionale di cui possono godere le persone che hanno la fortuna di vivere tra Gaeta e il Parco del Circeo, giustifica la voglia, da parte degli abitanti di questa zona, di energia pulita e di una fonte rinnovabile che sfrutti i raggi solari per migliorare la qualità della vita domestica.
Speriamo che questo metodo per produrre acqua calda ed elettricità a livello famigliare possa essere incentivato dalle politiche di governo, attraverso lo stanziamento di fondi regionali, in caso di installazione di un pannelli di questo tipo. I vantaggi che si profilano sono numerosi, considerato che l’energia alternativa generata dai pannelli solari si rivela un sistema sostenibile in grado di far felici sia gli ambientalisti che le famiglie più attente alle spese e che quindi, nel medio e lungo periodo, potranno risparmiare un bel po’ di soldini.
La speranza è che i comuni tra Latina e Terracina, rispettando comunque i vincoli ambientali legati all’aerea del Parco naturale del Circeo, possano diventare presto un esempio per la diffusione della cultura solare a livello nazionale.