Ad otto mesi dalle manette nell’ambito dell’inchiesta denominata “Tiberio”, il sindaco di Sperlonga Armando Cusani è tornato a piede libero.
Ha lasciato gli arresti domiciliari, dopo che il tribunale ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare finora in essere avanzata dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Angelo Palmieri e Luigi Antonio Panella. Contestualmente, è stato disposto l’obbligo di firma tutti i giorni, presso la locale Stazione dei carabinieri.
Il primo cittadino del borgo rivierasco era stato arrestato lo scorso 16 gennaio, con l’accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti. Per lui, prima della concessione dei domiciliari, giunta a metà maggio, anche circa quattro mesi ristretto nella casa circondariale di Latina.