Organizzata dalla locale Pro Loco, presidente Antonio Fasolo, si è tenuta a Lenola la serata dedicata a Riccardo Iacona. Il giornalista di Rai 3 ha presentato in anteprima alcune trasmissioni di Presa Diretta in onda nella prossima stagione televisiva. Moderatore dell’iniziativa lo storico Guido Crainz.
Il numeroso pubblico presente all’interno dell’anfiteatro comunale “M. De Filippis” ha ascoltato con interesse gli argomenti proposti dal relatore. Tra le trasmissioni in programma su Presa Diretta non poteva mancare uno dei temi più attuali e complessi come quello del terrorismo.
Si è entrato subito nel vivo. Al fine di evitare il terrore in casa “dobbiamo cominciare a prendere coscienza delle dinamiche e delle situazioni che hanno modificato il modo di agire dei terroristi”.
“Nelle moschee entrano come fedeli ed escono come soldati di Dio”. Ma non è più tanto la moschea luogo di indottrinamento. I social sono più efficaci in quanto “si interagisce meglio e di più”.
E’ stato anche dato uno sguardo all’interno delle carceri dove sono in aumento gli extracomunitari e dove, di conseguenza, ci sono difficoltà perfino a reperire traduttori. Si è parlato quindi di iniziative per contrastare la radicalizzazione, in quanto “il detenuto non deve trasformarsi da autore di reato, in vittima”.
Purtroppo in carcere conseguono le motivazioni per trovare una propria diversa identità che diventa per loro la più giusta. Bisogna anche tener presente che la stragrande maggioranza dei terroristi sono nati e cresciuti in Occidente, “li abbiamo coltivati noi”. Pertanto sono quanto mai necessarie misure di prevenzione per creare strategie tendenti a prevenire l’indottrinamento.
Tutto ciò per non parlare più di “sconfitta dell’integralismo”. Un altro servizio ha riguardato gli Stati Uniti d’America, dove circolano più armi rispetto a tutti gli altri paesi del mondo. La lobby dei produttori è troppo forte e nemmeno Obama è riuscito a contenere il facile commercio di armi.
Chicago la più violenta, città dove in quattro mesi hanno sparato a 1.154 persone. Le vittime sono soprattutto giovani o giovanissimi. I bambini colpiti da armi da fuoco sono il 20%. Il facile acquisto viene motivato sulla base dell’autodifesa. Purtroppo molte di queste armi vanno poi a finire in mano a dei deliquenti. Nonostante ciò, “la lobby impedisce qualsiasi legge restrittiva”.