Un quarto di secolo dalla strage di via D’Amelio: l’esempio di Borsellino ricordato dall’associazionismo di Cisterna

Nel giorno del 25esimo anniversario della strage di via D’Amelio ecco l’intervento, con annesso appello alla legalità, di un nutrito coordinamento di realtà associative, composto da “Cisterna Città Nostra”, “Cisterna Bene Comune”, “Associazione Eupolis”, “Associazione I Cittadini contro le Mafie”, Componente nazionale Forza Italia Giovani , “Comitato Diritti del Cittadino e Pari Opportunità” , “Associazione Giovane Italia”  e “Art. 1 MdP” Cisterna.

“Era il  19 luglio 1992, Paolo Borsellino si recava insieme alla sua scorta in via D’Amelio, quando alle 16:58 una Fiat 126 imbottita di tritolo  parcheggiata sotto l’abitazione della madre detonò al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Borsellino anche i cinque agenti di scorta.


Oggi – intervengono unanime i referenti locali delle associazioni – ricordiamo un uomo che, insieme al giudice Falcone, sposò la verità e la giustizia e amò a tal punto il proprio Paese da scegliere, in favore di esso, il sacrificio personale. Un uomo che ha dedicato la propria esistenza per sferrare duri e incessanti colpi al legame tra la mafia e gli appalti, tra la mafia e il potere economico.

Tutti sappiamo bene chi sono stati e sarebbe ora di parlarne a gran voce, hanno dimostrato la loro dedizione e non meritano di essere ricordati con retorica, si dovrebbe quindi trasformare il loro sacrificio in atti quotidiani, avendo come unico comun denominatore la legalità e la trasparenza.

Bisogna che l’impegno per la legalità coinvolga davvero tutta la società, bisogna insistere con una cultura nuova della legalità da diffondere in tutti gli ambienti. Perché guardandoci intorno, sembrerebbe quasi che la legalità non abbia raggiunto ancora il livello politico e amministrativo. E se, da un lato i cittadini hanno recepito questa voglia di cambiamento, in ambiti amministrativi e di governo questo cambiamento ancora non è stato accolto del tutto. Ma questo non deve farci dimenticare le tante realtà che operano nel sociale e nel civile per il bene comune, come pure ci sono nella politica e nella magistratura.

Non basta un murales per inneggiare alla legalità – concludono i referenti – invitiamo tutte le associazioni e i comitati del territorio ad unirsi a noi nell’impegno attivo, difficile, costante, senza sosta nella lotta per la legalità, per la trasparenza per onorare ogni giorno persone come Falcone e Borsellino, che hanno dato la propria vita per difendere questi principi”.