Condanna definitiva per un tecnico accusato di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal 76enne Mario Iannone, all’epoca dei fatti direttore tecnico della società edile “Edil Kagi”, e confermato così per lui la condanna a sei mesi di reclusione.
Nel corso di un sopralluogo in un cantiere della ditta, l’Asl riscontrò l’assenza di dispositivi di prevenzione degli infortuni sul lavoro: nessuna perimetrazione esterna, ponteggi privi di alcune tavole, fermapiedi e parapetti, e cavi elettrici esposti al calpestio pedonale e carrabile. Iannone venne così denunciato e condannato in primo grado dal Tribunale di Latina, dopo la concessione delle attenuanti generiche, a sei mesi di reclusione. Una sentenza confermata nel 2011 dalla Corte d’Appello di Roma e resa ora definitiva dalla Cassazione.
Gli ermellini, dopo aver rilevato che il ricorso era stato presentato dall’imputato in ritardo, lo hanno dichiarato inammissibile. E il 76enne è stato anche condannato a pagare spese processuali e 1.500 euro alla cassa delle ammende.