Un tuffo nel passato per i turisti della Seven Seas Voyager

E’ approdata ieri poco dopo le 11 nel porto commerciale di Gaeta la Seven Seas Voyager, della flotta Regent Seven Seas Cruise. Un evento che ha avuto grande successo per l’accoglienza riservata ai turisti della nave da crociera che appena sbarcati, si sono trovati davanti la storia. Ad aspettarli vi erano i loro eroi, quei ragazzi che 73 anni fa hanno dato la loro vita per un ideale, quello della libertà.

All’interno del porto, dove di solito ad accogliere i visitatori c’è un piazzale spoglio, ieri c’era la storia a fare loro strada verso i pullman.


Per l’occasione l’autorità portuale nella persona di Guido Guinderi ha voluto creare uno spazio d’accoglienza per i turisti anglo-americani e ha coinvolto il Museo del Fronte e della Memoria, il quale ha messo a disposizione alcuni cimeli.

I turisti con stupore hanno trovato ad accoglierli oggetti personali di quei soldati partiti dalle loro terre e venuti in Italia per liberarla.

È stato emozionante vedere i più anziani commuoversi davanti alla vetrina contenente i piastrini di riconoscimento di alcuni giovani soldati caduti per la libertà delle città del Golfo. Nella vetrina erano esposti anche altri oggetti tra cui una bottiglietta della Coca-Cola del 1942 distribuita alle truppe americane, ed inoltre vi era l’eletto della divisione che liberò Gaeta. Un manichino rappresentante un soldato americano di fanteria della divisione Texas, una delle divisioni più famose nella battaglia dello sfondamento della linea su Cassino, a riprodurre una postazione mortai da 81mm. La cartina del Golfo di Gaeta con riportate le posizioni delle truppe alleate e i punti di un imminente sbarco mai avvenuto ci mostra l’audacia di quei ragazzi appena ventenni pronti a qualunque sacrificio pur di far tornare la pace.

A far da cornice all’esposizione, per la gioia dei più piccoli c’era la jeep Willys che anche con i suoi ormai 75 anni d’età ha fatto bella mostra di sè.

Un’esperienza che non scorderanno mai e porteranno nel cuore. Grande è stato l’affetto e la riconoscenza che il Museo del Fronte e della Memoria e le città del golfo di Gaeta hanno avuto a distanza di 73anni verso quei ragazzi che hanno restituito la libertà e la dignità di esseri umani agli abitanti dei nostri territori.