“Vanno rinviati a giudizio”. Questa la richiesta fatta dal pubblico ministero al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, per il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, il funzionario comunale dell’ufficio ambiente Gino Forte e l’imprenditore Gennaro D’Angiò, accusati, a vario titolo, di voto di scambio e abuso d’ufficio relativamente all’affidamento dei lavori per la pulizia delle spiagge, ottenuti dalla “Impero Romano”, per un importo complessivo di circa 60mila euro.
A parlare è stato poi il difensore del primo cittadino, l’avvocato Luca Scipione, e l’udienza, per ultimare la discussione e per la decisione del gup è stata infine rinviata al 20 luglio. Il giudice Scalera ha però intanto accolto l’eccezione sollevata dall’avvocato Scipione e ha dichiarato inammissibile la costituzione di parte civile del Movimento5Stelle.
Secondo il pm Alfredo Mattei si sarebbe trattato di assegnazioni fatte eludendo le norme sugli appalti. La “Impero Romano”, società nata pochi giorni dopo la vittoria delle elezioni amministrative 2013 da parte di Sandro Bartolomeo, secondo gli inquirenti avrebbe avuto quegli affidamenti in cambio del sostegno garantito al primo cittadino.