Un arresto cardiocircolatorio. E, quindi, verosimilmente un malore, a stroncare Marco Botter, il 44enne originario di Venezia rinvenuto cadavere a Fondi nella prima serata di mercoledì, all’interno dell’appartamento che aveva preso in affitto da circa un mese in via D’Ettorre, tra i vicoli del centro storico.
A scoprirne la salma, poco prima delle 21, i nipoti, che non riuscivano ad avere contatti telefonici con l’uomo da tre giorni. Una scena raccapricciante, con il 44enne riverso in cucina carponi, tra un tavolo e una sedia ribaltata. Un grosso ematoma sul viso, un’ampia chiazza di sangue all’altezza del fianco destro. Per un giallo a tutti gli effetti, almeno inizialmente, tanto che nelle prime ore non era stato escluso neanche un omicidio, ipotesi poi esclusa in nottata – in assenza di lesioni compatibili con una morte violenta – dopo il primo esame esterno effettuato sul posto da parte del medico legale incaricato dalla Procura pontina, il dottor Enrico De Dominicis.
Stesso camice bianco che oggi, venerdì, ha proceduto all’esame autoptico presso la camera mortuaria del cimitero di Fondi. Necroscopia protrattasi dalle 16,30 alle 19, e che come anticipato ha portato a propendere per un decesso cagionato da un improvviso malore, vedendo mettere da parte anche l’ipotesi che ad essere fatale potesse essere stato un incidente domestico.
Adesso, sbloccata la salma, si provvederà alla cremazione, con successivo trasporto delle ceneri del 44enne nel veneziano ad opera delle onoranze funebri Sant’Anna. Tra martedì e mercoledì, le esequie.