Opposizione subito critica: “L’isola è tornata alle illegalità”

L'ingresso del Comune di Ponza

Anche dopo le elezioni il clima politico a Ponza resta teso. Al termine del primo consiglio comunale successivo all’insediamento del sindaco Francesco Ferraiuolo, l’opposizione ha criticato fortemente la gestione di tale seduta dell’assise civica.

“Lunedì 26 giugno – si legge in una nota firmata dai consiglieri d’opposizione Piero Vigorelli, Franco Ambrosino, Sonia Esposito e Giuseppe Feola – si è insediato il nuovo consiglio comunale di Ponza. È stato il funerale della democrazia e il becchino è il sindaco Ferraiuolo”. Ancora: “Esaurite le formalità di rito, il nuovo sindaco ha esposto il suo programma di governo parlando per una cinquantina di minuti. Il tutto fra cori da stadio, urla e applausi, da parte di un folto pubblico. Terminato l’intervento, Piero Vigorelli ha preso la parola per spiegare quale sarebbe stato il ruolo dell’opposizione, precisando che spetta alla maggioranza, e non all’opposizione, avere un ruolo costruttivo e garantire l’agibilità politica alla minoranza. Non è, e non può essere viceversa. Queste affermazioni sono state accolte da vociare e schiamazzi, da parte di chi è convinto che, in una democrazia, solo la maggioranza ha il diritto di avere sempre ragione. Vigorelli ha poi svolto un’analisi del voto, in una campagna elettorale piena di veleni e di ricatti, citando alcuni episodi che hanno visto i vincitori dipingere Vigorelli come un dittatore e un soffocatore delle libertà. Il nuovo sindaco Ferraiuolo – proseguono – ha iniziato a spazientirsi, ha rinfacciato a Vigorelli che aveva già parlato più di dieci minuti, lo ha invitato a non uscire dal seminato e quando Vigorelli ha cominciato a ricordare che in consiglio comunale, dalla parte del sindaco, siedono persone sul banco degli imputati in diversi processi, è successo il finimondo. Il sindaco Ferraiuolo, rosso paonazzo in volto, gli ha tolto la parola, gli ha impedito di proseguire l’intervento”.


“È una cosa inaudita – critica l’opposizione – di sapore stalinista, che fa ben comprendere come Ponza abbia fatto un tuffo nel sinistro e lugubre passato. La cosa si è reiterata con gli altri interventi dei consiglieri dell’opposizione, interrotti dal sindaco o dagli schiamazzi del pubblico”. Infine: “In ogni caso, questo funerale della democrazia ci consente ampia libertà di azione a tutto campo: politico, amministrativo e penale. E senza sconti o falsi buonismi. È un fatto evidente che in appena 15 giorni della nuova amministrazione, Ponza è sporca e disordinata, molti non rispettano più le regole. Due giorni dopo la vittoria, sono riprese alla grande alcune attività abusive e illegali, da parte di chi nel passato è stato più volte sanzionato per gli stessi motivi. Ponza ha già cominciato il cammino a ritroso verso l’illegalità e le prepotenze. Non è quindi per un caso che l’intervento del leader dell’opposizione sia stato ghigliottinato quando ha ricordato che un assessore e un consigliere comunale sono sotto processo per i fatti del 2011 (quello sulla cricca di Ponza) e anche in altri processi, e che alcuni esponenti della maggioranza sono in palese conflitto di interessi”.