Don’t touch, in appello chiesta la conferma delle condanne

Don't Touch: una fase degli arresti a ottobre 2015

Chiesta, davanti alla III sezione della Corte d’Appello di Roma, la conferma delle condanne per gli imputati nel processo denominato “Don’t touch” che, a Latina, hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato.

Il giudice per l’udienza preliminare Laura Matilde Campoli, giudicando quella che è stata inquadrata dagli inquirenti come un’associazione per delinquere messa in piedi dalla locale criminalità rom, ha condannato Angelo Travali, ritenuto un capo zona dell’organizzazione criminale che avrebbe compiuto estorsioni, usura e spaccio di droga a Latina, a 10 anni di reclusione, a 9 anni Salvatore Travali, a 6 anni Giuseppe Travali, a 6 anni Francesco Viola, a 3 anni e 3 mesi l’apriliano Francesco Falco, a 2 anni e mezzo Cristian Battello, a 5 anni Antonio Giovannelli, a 3 anni e mezzo Antonio Neroni, e a 3 anni e mezzo il poliziotto Carlo Ninnolino, ex investigatore della Mobile.


Battendo soprattutto su Ninnolino, ritenuto una “talpa” dell’associazione per delinquere, il procuratore generale ha chiesto di confermare la sentenza di primo grado. A parlare sono poi stati i difensori, tra cui gli avvocati Fabrizio D’Amico e Giancarlo Vitelli, e l’udienza è stata infine aggiornata al prossimo 18 luglio, per le ultime arringhe e la sentenza.