Patrimoni sospetti, confermata la confisca per i Gangemi

La Corte di Cassazione

Patrimonio frutto di attività criminali ora ben saldo nelle mani dello Stato. La Corte di Cassazione, dichiarando inammissibili i ricorsi di Pietro e Sergio Gangemi, ha confermato la misura di prevenzione ai due, originari di Reggio Calabria e trapiantati ad Aprilia.

Una conferma della misura della sorveglianza speciale per tre anni, con obbligo di soggiorno ad Aprilia, provvedimento limitativo della libertà personale, e dei loro beni, sequestrati in via preventiva nel 2013 dalla Guardia di finanza di Aprilia e stimati in trenta milioni di euro.