“Visto il caldo opprimente di questi giorni e la contemporanea assenza di acqua – che in molti quartieri si protrae al di là degli orari segnalati da Acquatina – facciamo notare alle istituzioni – se ancora tali si possono definire – che è forte il fortissimo rischio epidemie”.
A lanciare l’allarme è il Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia
“Ricordiamo volentieri al sindaco – in qualità di responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio – che la mancanza d’acqua pulita e di pratiche corrette a livello igienico-sanitario provoca la diffusione di diarrea, colera, tifo e altre infezioni, che diventano inesorabilmente letali se non vengono curate in tempo.
D’altronde sono anni che la città è ostaggio di una società che ha battuto tutti i record in fatto di inefficienza e di impunità, grazie alla compiacenza degli organi di controllo che dovevano vigilare e che invece non solo si sono sottratti ai loro doveri ma che hanno sostenuto l’operato del gestore a spada tratta.
In cambio i partiti – che dominano incontrastati le nostre città – hanno ricevuto incarichi per sé e per le proprie aziende di riferimento.
In questo dare e avere ad essere penalizzati continuano ad essere i cittadini, che pur colpevoli di aver sostenuto con il voto i partiti e gli uomini targati Acqualatina, di certo non meritano di essere privati di un bene vitale come l’acqua.
Acqualatina ha preso di possesso della nostra acqua in maniera fraudolenta e ora – grazie alla protezione di cui gode nei palazzi del potere – minaccia la nostra salute, togliendoci l’acqua per intere giornate.
Paradossale poi che si indicano conferenza stampa per mostrare fantomatici piani di emergenza da parte di chi l’emergenza l’ha creata di proposito, avendo volutamente negli anni omesso di investire il dovuto.
Ci viene in mente il famoso proclama ‘Facite Ammuina’ di borbonica memoria: ‘All’ordine facite ammuina tutti chilli che stanno a prora vann ‘a poppa e chilli che stann ‘a poppa vann’a prora, chilli che stann’a ddritta vann’a sinistra e chilli che stann’a sinistra vann’a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’n’coppa passann’tutti p’o stesso pertuso: chilli che ce stanno n’coppa vann’abbascio, chi nun tene nient’affa, s’aremena a ‘cca e a llà’.
Evidentemente la crisi idrica è stata voluta, per poi chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza, con il quale poi ottenere finanziamenti pubblici da distribuire poi – senza alcun controllo – agli amici degli amici.
D’altronde la stessa crisi idrica sta alimentando in queste ore una vera e propria fuoriuscita di denaro dalle casse del gestore, per sostenere provvedimenti tampone, quali navi cisterna, autobotti da distribuire sul territorio ed etc.
Più di qualcuno – non è un caso siano propri gli ex-consiglieri di Acqualatina Pino Simeone e Gerardo Stefanelli, ha chiaramente fatto notare che i soldi Acqualatina non ce li ha e che quindi bisogna trovare altri canali per finanziare gli investimenti necessari per la messa in sicurezza della rete idrica dell’ATO4.
Ovviamente sono già partite le richieste di un intervento pubblico.
Una partita di giro che pagheranno ovviamente i cittadini, che con assurda pazienza, attendono la scomparsa dell’emergenza acqua, per poi ritornare a gustarsi il prezioso liquido nel chiuso delle loro case, dimenticando colpe e colpevoli.
Da parte nostra continueremo a invitare a non pagare le bollette ad Acqualatina”.