
“Ho sempre sostenuto di essere un imprenditore, non un politico e quando posso evito di gettarmi nella mischia seppur, visto che ormai per fare impresa in modo onesto bisogna agire in modo politico, l’idea di scendere in campo mi stia balenando”. Queste le parole di Fabio Altissimi, patron di Rida Ambiente che ha deciso di commentare la vicenda legata al onorevole Francesco Storace che, in consiglio regionale, ha criticato la scelta di bocciare il progetto di Paguro per la costruzione di una discarica ad Aprilia.

“Francesco Storace è stato attaccato dagli avversari politici e questo fa parte del gioco delle parti. Non accetto però che invece di rispondere a tono, qualcuno abbia deciso di denigrarlo paventando un’amicizia personale con il sottoscritto che non lo renderebbe lucido. La cosa mi fa sorridere soprattutto se appare su carta di giornali che vengono sovvenzionati da miei concorrenti imprenditoriali che dovrebbero almeno avere la decenza di mostrarsi in pubblico e metterci la faccia. Io lo faccio non spendendo soldi, utilizzando un ufficio stampa, parlando in trasmissioni dove vengo invitato – prosegue Altissimi che attacca -. Non ho comprato il più diffuso, più che altro quasi l’unico, quotidiano cartaceo rimasto in provincia di Latina, senza metterci la faccia, per poi far tirare la volata a campagne elettorali al partito di riferimento e criticare in tutti i modi i miei avversari imprenditoriali. Questo non è un attacco ai singoli professionisti che hanno sempre dimostrato capacità di critica e cronaca di alto livello, dando anche spazio alle mie dichiarazioni. E’ però un consiglio ai lettori che devono sapere, come sanno che Radio 24 appartiene a Confindustria, a chi appartengono i quotidiani che leggono, così magari da capire perché vengono ospitati solo determinati editoriali, cosa diversa rispetto alla cronaca dei fatti che, ribadisco, viene svolta in modo professionale sull’organo di stampa in questione”.
“La provincia di Latina ha bisogno di una discarica – conclude il Patron di Rida – ed è ipocrita dire il contrario. Anche se la popolazione non la vuole, finché si butteranno le buste dell’immondizia nei secchioni, anzi finche si respirerà, delle discariche si avrà bisogno. Anche se la raccolta differenziata raggiungesse il 90%, parte di quella raccolta diventerebbe rifiuto. Vero, un terreno non vale l’altro, ma quello individuato da Paguro non è stato scelto a caso e non rappresentava certo un’eredità del sottoscritto. Si tratta di un terreno scelto dopo attente valutazioni, lontano quanto basta dai centri abitati che non avrebbero sofferto nemmeno visivamente dell’impianto. Si tratta di un sito già inquinato che Rida avrebbe disinquinato. Le cose vanno dette con cognizione di causa e soprattutto in modo trasparente. Editori puri non esistono più ma se l’azionista di maggioranza esiste è giusto che venga reso palese”.