
“In questa fase di emergenza, finalmente riconosciuta come tale da tutti, non è il caso di alimentare inutili polemiche. È il momento di fare. E appunto “fare” è il nostro imperativo, l’unico principio che ci orienta, da sempre, e ora più che mai.
Siamo impegnati su tutti i fronti: stiamo portando avanti le azioni straordinarie che avevamo proposto fin da settembre 2016 (il Pozzo Vòlaga entrato finalmente in funzione ieri, quando è arrivato l’autorizzazione formale, nonostante i lavori fossero terminati già da tempo, e che danno già grande contributo ai Comuni dei Lepini con oltre 20 litri/secondo, il campo Pozzi nella zona “25 ponti” di Formia, per il quale siamo in attesa dell’autorizzazione da parte della Provincia, il potenziamento delle fonti di produzione, e di Capodacqua in particolare, il recupero delle perdite fisiche, la task force permanente con i Sindaci).
Nello stesso modo, siamo focalizzati sulla realizzazione delle azioni eccezionali, definite anche sulla base delle indicazioni dei Sindaci, deliberate nel CdA del 12/06 scorso, che richiedono un impegno del tutto straordinario: parliamo della nave cisterna per Gaeta, dei dissalatori nel sud pontino, della potabilizzazione di Forme del Duca, del rafforzamento eccezionale delle squadre tecniche e dell’accelerazione ulteriore dell’attività di ricerca perdite, delle autobotti aggiuntive con controllo puntuale delle utenze critiche.
Oggi la Società chiede all’Ente d’ambito dell’ATO4, alla Conferenza dei Sindaci e agli altri Enti preposti, la stessa concretezza e l’adozione, nelle procedure autorizzative, a partire dai dissalatori, di tempistiche adatte a una reale emergenza.
Chiediamo di essere supportati con procedure accelerate e semplificate, chiediamo la collaborazione e la sinergia che non può e non deve mancare in momenti di grande e diffusa difficoltà, come questo”.