
“Ci meraviglia soprattutto – commenta senza timori reverenziali Fabrizio – il fatto che le prediche sulle presunta mancanza di morale ed etica provengano da chi, con scelte politiche e comportamenti personali, non ha scritto pagine ideali nell’impegno amministrativo. E mi riferisco espressamente al modo come questi incoerenti predicatori hanno gestito, al tempo in cui erano in maggioranza, la vicenda dello Sprar, con compensi lautamente ridondanti (3.500,00 euro al mese) per ‘compagni’ non solo di merende.
Lo stesso dicasi per la vicenda della cosiddetta ristrutturazione di piazza Umberto I (quella antistante il municipio): c’era un progetto dello Studio Stamegna (gratis), depositato in Comune. Si è scelto, invece, di mettere in atto un progetto costato 50.000,00 euro per l’onorario del progettista (compagno non solo di merende, anche lui!) per togliere, praticamente, l’asfalto e sostituirlo con mattonelle, lasciando, come ricordo, ai residenti, il ritorno di fogna. Non parliamo, poi, del taglio degli alberi in piazzale Pertini che ha lasciato l’area in una condizione di sfascio, cui hanno posto poi rimedio i soci dell’azienda faunistica ‘Fra’ Diavolo’ che hanno lavorato a titolo completamente gratuito per rimettere a posto l’intera zona. E che dire, poi, del fatto che, a fronte di tre distributori di benzina operativi a Itri, gli automezzi comunali andavano a rifornirsi sempre presso lo stesso impianto? E, dulcis in fundo, – sottolinea Fabrizio – questa attuale compagine amministrativa non si è messa a vendere acqua privata, spacciandola come conveniente affare per la gente, così come avvenuto al tempo della precedente amministrazione De Santis, con l’apposita autorizzazione concessa a privati e orgogliosamente rivendicata da chi oggi censura l’attuale maggioranza in nome della morale e dell’etica. L’elenco potrebbe proseguire, toccando la fallimentare e ingloriosa esperienza della raccolta differenziata della plastica e delle lattine e altro ancora, ma bastano questi esempi a far capire come la predica sulla morale e l’etica provenga da pulpiti inadeguatamente rappresentativi di quei valori il cui mancato rispetto addebitano a chi proprio non merita la loro pretestuosa e farisaica censura”.