E’ intervenuto direttamente il Miur per fare delle precisazione in merito alle strutture scolastiche antisismiche o meno specificando in una nota che prendiamo da “L’Espresso” che:
“I dati presenti oggi nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica fanno riferimento alla progettazione degli edifici – se o meno costruiti secondo le più recenti norme antisismiche – e non sono aggiornati, al momento, con i successivi adeguamenti. Il dato sulla progettazione inoltre non equivale a quello sulla sicurezza o sull’adeguamento sismico. Ma soprattutto non è presente in Anagrafe il dato sulla vulnerabilità sismica degli edifici che è quello che serve per stabilire o meno la sicurezza di un edificio in caso di sisma. L’Anagrafe è infatti in corso di revisione come annunciato anche in un nostro recente comunicato. Affermare perciò che 9 istituti su 10 non sono antisismici è una semplificazione che rischia di generare un allarme generale immotivato.
È evidente infatti che prima del 2008 (quando è entrata in vigore l’ordinanza con i nuovi standard sismici) gli edifici difficilmente potevano essere stati progettati conformemente alla normativa sopraggiunta, ma è altrettanto vero che a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa molti edifici sono stati successivamente migliorati o adeguati sismicamente.
In particolare, dal 2014 ad oggi il MIUR ha finanziato circa 660 interventi di adeguamento/miglioramento sismico per un investimento complessivo di circa 400 milioni. Pochi giorni fa è stato sbloccato un investimento da 1 miliardo circa sempre per questo capitolo. Più altri 300 milioni per la messa in sicurezza. Con la cosiddetta manovrina sono stati stanziati 100 milioni per le indagini di vulnerabilità sismica degli edifici nelle zone più a rischio. E il decreto enti locali ha stanziato 306 milioni per interventi di adeguamento sismico delle scuole delle province e delle città metropolitane.
L’impegno del governo attuale e di quello precedente sull’edilizia è oggettivamente importante e va ricordato dopo anni di tagli e disinvestimenti: oltre 7 miliardi investiti che arrivano quasi a 9 con gli ultimi finanziamenti di pochi giorni fa. Quanto ai dati, gli edifici non sono 50.804 ma 42.204 di cui 36.240 realmente attivi. L’analisi, pur approfondita, non ha dunque tenuto conto della ‘coabitazione’ in alcuni casi di più istituzioni scolastiche nella stessa struttura.