Gli ex vertici e dirigenti della BPEL (Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio) sono imputati di bancarotta fraudolenta della vecchia Banca dinanzi al Tribunale di Arezzo. Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge di oltre 140 milioni di prestiti erogati in favore degli stessi amministratori, amici e prestanome che hanno causato il dissesto della Banca; prestiti che secondo l’accusa avrebbero causato o concorso a causare il dissesto della Banca.
A questo punto Confconsumatori, stante la rilevanza del dissesto bancario e le modalità di gestione del dissesto che ha visto penalizzati azionisti e obbligazionisti subordinati, provederà a costituirsi parte civile direttamente nel processo penale.
Inoltre l’associazione invita tutti gli azionisti della banca fallita a volersi costituire parte civile, chiedendo così agli amministratori il conto delle loro azioni, per ottenere il risarcimento del danno subito che non è conseguente a “fluttuazioni” del mercato bensì alla condotta degli amministratori.
Parimenti hanno titolo anche gli obbligazionisti subordinati i quali, qualora abbiano avuto accesso all’indennizzo forfettario, possono e devono agire per il recupero del 20% non rimborsato dal fondo interbancario.
I documenti necessari per la costituzione in giudizio, sia per azionisti che per obbligazionisti subordinati, sono l’ordine di acquisto del titolo e gli ultimi estratti del conto titoli relativi agli anni precedenti al dissesto.
Pertanto gli interessati potranno contattare anche la sede di Confconsumatori Latina per avere ulteriori informazioni: Confconsumatori – Latina Tel. 0771681022 – cell. 3495000314 Mail: confconsumatorilatina@gmail.com