“Giornalisti feccia”, le scuse del delegato del sindaco: una reazione “d’istinto”

Dopo lo scivolone social legato al “Giornalisti = feccia della società” e le annesse polemiche, anche politiche, ecco il dietrofront. Il delegato alle Politiche giovanili di Sperlonga, Alessandro Saccoccio, si cosparge il capo di cenere e chiede scusa.

Il sequestro dell’albergo

Mettendo dunque formalmente fine al caso, nato nell’ambito del sequestro per lottizzazione abusiva ai danni dell’hotel “Ganimede”, di proprietà del sindaco Armando Cusani e del vice Francescantonio Faiola, entrambi di nuovo indagati, e riverberato dall’accesa bagarre che ha investito gli operatori dell’informazione locale impegnati nel seguire la vicenda giudiziaria. Additati da Saccoccio come “feccia” soltanto per impulsività, sostiene il delegato del primo cittadino nel riconoscere l’errore.


“Desidero scusarmi con i giornalisti, per aver offeso una categoria professionale nel pieno esercizio del proprio lavoro”, ha scritto. “Sconforto e rabbia mi hanno sopraffatto per la profonda amicizia che mi lega ad alcuni dipendenti della struttura alberghiera a cui sono stati posti i sigilli. Quelle emozioni mi hanno portato d’istinto a scrivere una frase sbagliata, che può essere stata percepita come uno sfogo gratuito contro chi svolge il suo lavoro.  Esprimo il massimo rispetto per i giornalisti, indistintamente per tutti coloro che svolgono il proprio mestiere e per le indagini della magistratura. Inoltre – ha sottolineato Saccoccio – non voglio che il mio gesto impulsivo offuschi il dramma che ha colto tutto il personale della struttura alberghiera, trovatosi improvvisamente senza la certezza di un impiego. A loro e alle loro famiglie va tutta la mia solidarietà e un grande incoraggiamento per il futuro, nella speranza che la vicenda si risolva quanto prima per il meglio e possano tornare presto al loro posto”.