Impugnata la sentenza d’appello con cui è stata dimezzata la condanna a Pietro Petrianni, 64 anni, di Sezze, imputato per l’omicidio del cognato. Pronunciamento contro cui ha dato subito battaglia la parte civile e poi la pubblica accusa. A decidere, essendo stata nello specifico contestata l’esclusione della premeditazione, sarà così la Corte di Cassazione.
Petrianni è stato condannato per l’uccisione del carrozziere Maurizio Di Raimo, 53 anni, di Latina, nel giugno 2015, il cui corpo venne poi nascosto in un pozzo in via Maina, tra Sezze e Borgo Faiti.
In primo grado l’imputato era sttao condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, a 30 anni di reclusione, pena ridotta a 18 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma. Un caso che ora è approdato davanti alla Suprema Corte.