Terracina, sequestro bis per i villini vista mare

Di nuovo sotto sequestro, i due villini a pochi passi dal mare già finiti sotto sigilli la scorsa estate. Posti su tre livelli, in fase di ultimazione e localizzati nei pressi del complesso residenziale terracinese “Lido di Peneolope”, erano finiti in un’inchiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano incentrata sull’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva. Salvo poi essere “liberati” dal Tribunale del Riesame, che nell’accogliere il ricorso delle titolari, originarie di Pontecorvo, aveva annullato il provvedimento di sequestro dell’esordio sostenendo come le leggi a protezione delle coste, risalenti agli anni Settanta, fossero state abrogate dalla Regione Lazio. Tolte di mezzo dal cosiddetto Piano Casa, varato dalla Pisana nel 2011, secondo quel pronunciamento. Non per la Cassazione, però.

In seguito al ricorso avanzato dalla Procura, ecco infatti una sentenza netta: a marzo gli ermellini della terza sezione penale hanno confermato la validità dell’operato di Miliano, e sottolineato che l’ultima legge a tutela delle coste laziali, del 1976, era ed è da ritenersi ancora vigente, non essendo mai stata menzionata nel Piano Casa.


Da qui, sulla base delle prescrizioni della Suprema Corte, il secondo pronunciamento del Riesame, col giudice Francesco Valentini che ha nuovamente confermato la liceità dell’azione della Procura pontina, e dunque la necessità della misura cautelare rappresentata dal sequestro preventivo. Portando infine ai sigilli bis ai villini, apposti nella giornata mercoledì dai carabinieri forestali del Nucleo investigativo di Latina.