Il prossimo 11 giugno anche a Cori si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Esclusi dalla competizione i grillini, per un problema relativo alla presentazione della lista, la sfida sarà delle più classiche, con due civiche che rappresentano i due poli di centrosinistra e di centrodestra.
A cercare di raccogliere l’eredità dei dieci anni di centrosinistra del sindaco Tommaso Conti sarà così l’attuale assessore al bilancio, Mauro De Lillis, del Pd, affidandosi a ex consiglieri e volti nuovi, ed essendo riuscito a far entrare nel suo progetto anche i centristi, con Antonio Betti, che da aspirante sindaco in passato, quando militava nell’Udc, e convinto oppositore, è passato ora con gli ex avversari.
Gli aspiranti consiglieri con la lista “Cori e Giulianello Insieme” sono:
1. Afilani Ennio
2. Betti Antonio
3. Cochi Chiara
4. D’Elia Chiara
5. Fantini Paolo
6. Felici Massimo
7. Imperia Simonetta
8. Izzo Nicoletta
9. Lucarelli Serenella
10. Massotti Elisa
11. Nuglio Fausto
12. Pistilli Sabrina
13. Proietti Aristide
14. Tebaldi Annamaria
15. Tuderti Amedeo
16. Zampi Luca
A cercare invece di contrastare il centrosinistra è Angelo Sorcecchi, un passato in Alleanza Nazionale ed ex vicesindaco con la giunta di Tommaso Bianchi. Si è messo alla guida di un movimento civico, “L’Altra Città”, che si propone come rappresentante delle “migliori espressioni culturali e sociali che Cori e Giulianello” possiedono e che sta muovendo i primi passi. Nei dieci anni di Conti, del resto, il centrodestra è sostanzialmente scomparso dalla vita del paese e Sorcecchi sembra voler tentare l’impresa puntando nuovamente su alcuni ex delle consiliature Bianchi e una serie di giovani.
I candidati consiglieri sono:
1. Ducci Francesco
2. Cecchi Nicola
3. Palliccia Angelo
4. Silvi Germana
5. Carpineti Quintilio
6. Ciuffa Marco
7. Musa Bruno
8. Cucchiara Nicoletta
9. Bruschini Alessandro
10. Troia Giancarlo
11. Necci Clivia
12. Pecutari Iole
13. Giordani Alberto
14. Della Vecchia Enrica
15. Tora Antonio
Quanti speravano in coalizioni capaci di accendere passioni e soprattutto di far sognare con progetti di ampio respiro per il centro lepino sembrano però destinati a restare delusi. I programmi delle due liste, oltre alle solite e tante dichiarazioni di intenti infarcite di clausole di stile, appaiono piuttosto poveri. L’ordinaria amministrazione, dalla pulizia delle strade alle panchine da installare nei luoghi pubblici, sono parte dei “progetti”. E a colpire è soprattutto il particolare che tanto a sinistra quanto a destra sembrano puntare moltissimo su comitati e aggregazioni di cittadini, iniziative che più che alla sana partecipazione sembrano dirette a cercare di risolvere i grandi problemi ottenendo soluzioni dai cittadini, ribaltando così il vecchio concetto dell’esecutivo che risponde ai bisogni della collettività in quello della collettività che toglie le castagne dal fuoco all’esecutivo.
Nei dieci anni di Conti i problemi non sono mancati, da quelli relativi alla sicurezza, con il centro storico in molte zone ridotto a ghetto e comunità straniere non sempre integrate e controllate, al degrado che la fa da padrone in ampie porzioni del paese, fino all’assenza di reali opportunità di lavoro per i giovani e alla sempre più marcata emarginazione di Cori rispetto al resto del territorio.
Nel programma di De Lillis, dopo un “inno” alla bellezza chiave per lo sviluppo del paese, emergono i progetti di un marchio tipico per i prodotti agroalimentari, un nebuloso risanamento del centro storico, che poi passa per iniziative come l’”adozione di vicinato” degli spazi verdi (in pratica a pulizia e decoro ci pensano i cittadini), ippovie per collegare il paese con i centri limitrofi, l’intenzione di realizzare nuovi parcheggi, miglioramenti nel sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, quelli che da anni ormai invadono di notte le strade, l’istituzione del Museo Marchetti, in onore del genio corese dell’aviazione a cui era stato dedicato un premio poi dimenticato negli anni del centrosinistra, fino alla realizzazione di un polo per lungodegenti nella locale struttura sanitaria. Nulla su sicurezza, bambini, scuole e urbanistica.
Ancor più generico il programma della lista di Sorcecchi, dove togliere l’erba dalle strade diventa parte dello stesso programma, come i cestini da collocare in vari punti del paese.
Per i sogni, i progetti forti utili a dare vita a un piccolo centro nel terzo millennio, sembra occorra attendere. Manca però un mese al voto e forse entrambi i candidati riusciranno a chiarire meglio cosa intendano fare e cosa no.