Abusi edilizi all’hotel Grotta di Tiberio, emessa l’ordinanza di demolizione

Gli abusi edilizi al “Grotta di Tiberio”, l’hotel che vede comproprietario il sindaco di Sperlonga Armando Cusani – sospeso e da quasi quattro mesi in carcere nell’ambito dell’operazione dei carabinieri che, pur essendosi poi sviluppata su altri piani, prende il nome proprio dalla struttura ricettiva -, sono tornati all’ordine del giorno.

A margine dell’ultima diffida presentata dai confinanti, i coniugi Tursi, oggi il Comune ha emesso a carico di Cusani e dell’altro proprietario, il suocero, un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi.


Il Comune di Sperlonga

Oggetto del documento, a firma della neo-responsabile del settore Urbanistica, Tiziana Di Fazio, un pergolato di circa 90 metri quadrati prospiciente alla sala ristorante (chiuso con delle vetrate già rimosse in autonomia anni fa), alcuni piccoli ambienti a servizio dell’albergo, i pergolati a copertura dei ballatoi antistanti parte delle camere da letto e, infine, la piscina, secondo gli accertamenti tecnici a suo tempo posti in essere posizionata in leggera difformità rispetto alle autorizzazioni.

Un insieme di manufatti da togliere di mezzo entro 90 giorni a partire dalla data di notifica, pena, sottolinea l’ordinanza, l’acquisizione delle opere al patrimonio comunale. Scontato, a questo punto, il ricorso al Tar da parte della proprietà, possibile nell’arco di 60 giorni.

Nel frattempo, il Grotta di Tiberio continua a rimanere sotto sequestro e con i battenti serrati per l’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva, oggetto di un processo tuttora in corso. Con buona pace delle maestranze fino a prima impiegate.

IL TESTO DELL’ORDINANZA:

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