“Non ho mai pensato di acquistare una figlia, non c’era alcun prezzo pattuito. Ho avuto due aborti, stavo vivendo un periodo difficile e, avendo saputo da un’amica che quella ragazza voleva abbandonare la figlia, ho pensato di potermene prendere cura. Ho capito subito che stavo facendo una cosa sbagliata”. Interrogata dal gip Laura Matilde Campoli, si è difesa così la 35enne Francesca Zorzo, 35 anni, arrestata dalla squadra mobile nell’ambito di un’indagine su una neonata che sarebbe stata venduta e poi restituita alla madre naturale, sembra perché mulatta e quindi difficile da far apparire come figlia propria. Aspetti che la 35enne, difesa dall’avvocato Sandro Marcheselli, ha negato.
Il presunto mediatore, Youssef Berrazzouk, 48enne marocchino, residente a Latina, difeso dagli avvocati Emanuele Farelli e Francesco Vasaturo, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere.
Venerdì prossimo, in località protetta, verrà infine interrogata per rogatoria la madre naturale della neonata, Nicoleta Vergica Tanase, 24enne romena, domiciliata ad Anzio.