I consiglieri di Forza Italia: “Abbiamo voluto salvare Formia dal baratro”

I consiglieri di F.I. di Formia, Carla Ciano, Erasmo Picano, Salvatore Forte e Gianluca Taddeo  intervengono per chiarire la propria posizione.

“In riferimento allo svolgimento dell’ultimo consiglio comunale di Formia dove il gruppo consiliare di FI confermando il giudizio negativo sul bilancio ha espresso il proprio voto favorevole alla relativa delibera per evitare che la città subisse oltre 14 mesi di commissariamento prefettizio e così sprofondare in una crisi amministrativo– istituzionale che avrebbe fatto solo male ai cittadini di Formia, si ritiene necessario precisare per amore di verità quanto segue:


Forza Italia non ha condiviso il bilancio dell’amministrazione in carica nè il contenuto di esso. Il discorso vale anche per i bilanci pregressi dove comunque il voto è stato sempre contrario.

Negativo rimane il giudizio sull’impostazione e sulle voci di esso.

Forza Italia avrebbe predisposto ieri altro bilancio, dando voce alla spesa in favore delle famiglie in difficoltà a fine mese, in favore delle imprese e del commercio cittadino, dando giusto riconoscimento ai giovani ed allo sport.

Forza Italia non ha votato per una delega o per aver barattato il voto per un assessorato.

Non siamo maggioranza e non lo saremo, stiano tranquilli per questo tutti gli amici e colleghi del consiglio comunale, stiano tranquilli i nostri elettori, stia tranquilla la maggioranza.

Il gruppo consiliare di F.I. ha mostrato di avere senso delle istituzioni, assumendo responsabilità di voto sul bilancio comunale per evitare un lungo e deteriorante commissariamento alla città di Formia.

Il voto sul bilancio, non prevede nulla in cambio e non può assumere nessun altro significato se non quello di aver voluto salvare Formia dal baratro.

A Pino Simeone nostro consigliere regionale ribadiamo tutto il nostro incondizionato sostegno riconoscendogli di essere un degno rappresentante del nostro territorio, politico attivo e voce sempre presente anche della opposizione all’interno del Consiglio regionale.

Il gruppo consiliare non lo ha sconfessato, ma nello scegliere a distanza di giorni dal suo condiviso intervento tra un interesse del partito anche elettorale del momento o salvare la città da 14 mesi di stallo amministrativo è stata alla fine adottata la decisione del meno peggio.

Il resto sono chiacchiere da bar”.