Medaglia d’oro al merito civile per Don Rey, il prete antinazista di Lenola

Don Gioacchino Rey

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria al sacerdote di Roma che aiutò la popolazione durante il rastrellamento nazista del Quadraro.

Una figura riportata alla luce dopo una lunga ricerca dallo storico Pierluigi Amen per conto dell’Associazione nazionale reduci dalla prigionia che Tv2000 ha raccontato un anno fa con servizi e approfondimenti curati da Vincenzo Grienti.


Don Gioacchino Rey è il Parroco di Santa Maria del Buon Consiglio a Roma che per le valorose e meritorie azioni a difesa e sostegno della popolazione del Quadraro di Roma, durante il rastrellamento nazista della allora borgata, avvenuto il 17 aprile 1944.

Il sacerdote nato a Lenola il 26 luglio 1888 e morto a Roma per incidente stradale il 13 dicembre 1944, diviene pertanto il terzo sacerdote della Diocesi di Roma a ricevere il riconoscimento della Repubblica, per le azioni resistenziali attuate nel corso dell’occupazione tedesca di Roma, dopo Don Giuseppe Morosini e Don Pietro Pappagallo.

Già cappellano militare e Medaglia di Bronzo al Valor Militare per le azioni compiute in soccorso dei feriti durante la Prima Guerra Mondiale, Don Gioacchino Rey, chiamato da Pio XII° “Parroco delle trincee” ha ricevuto l’onorificenza su proposta del Commissario Straordinario di Roma Capitale, Prefetto Francesco Paolo Tronca, deliberata su richiesta dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia – ANRP, avanzata a seguito delle anticipazioni dei risultati delle ricerche documentali sul Rastrellamento del Quadraro.

“Con la firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica si è concluso l’iter relativo al conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria di Don Gioacchino Rey, un altro passo fortemente sostenuto dalla nostra Associazione che da anni porta avanti iniziative tese a riscostruire una ‘Memoria’ che è diventata Storia” ha sottolineato il Presidente dell’ANRP Enzo Orlanducci.