La scala anticendio della “Dante Alighieri” e la multa di quasi 3mila euro al Comune

I vigili del fuoco hanno accertato irregolarità in materia di sicurezza nell’edificio scolastico Dante Alighieri di Formia a seguito di un sopralluogo svolto il 1 dicembre dello scorso anno e due settimane dopo hanno impartito una serie di prescrizioni all’amministrazione comunale a tutela dell’incolumità delle oltre 300 persone – tra studenti, corpo docenti e personale di servizio – che frequentano quotidianamente la scuola.

A seguito di successivo ulteriore accertamento, i vigili del fuoco hanno costatato che l’amministrazione comunale aveva adempiuto alle disposizioni imposte, seppure per le irregolarità riscontrate comminava un’ammenda di 2mila e 740 euro.


Con determina comunale a firma del dirigente Italo La Rocca, in vista del termine di scadenza entro il quale pagare la multa, il 15 aprile, il Comune si è impegnato a pagare l’ammenda dando mandato all’avvocato comunale di avviare un procedimento di accertamento delle responsabilità.

La storia della sicurezza nel plesso “Alighieri” nasce da una lettera. La missiva dal genitore di uno studente dell’istituto scolastico in questione preoccupato per l’incolumità dei ragazzi che frequentano quel plesso. Il 5 novembre del 2016  con la lettera avente ad oggetto “Vie di fuga antincendio sbarrata con lucchetto per impedire l’accesso in caso di incendio”, un papà ha chiesto spiegazioni al Comune, agli assessori di riferimento, ai vigili del fuoco e ai carabinieri.

La risposta del Comune è arrivata l’8 novembre successivo con medesimo oggetto, ma con una risposta che poco sembra avesse a che fare con la domanda formulata. Perché oltre a accusare il genitore di “inutile allarmismo” non rispondeva alla domanda fatta – come mai quella porta fosse chiusa e inaccessibile – ma parlava di una scala antincendio – situata oltre quella via di fuga non utilizzabile – mai citata nella nota del papà, specificando che non era stata collaudata né collaudabile.

Per niente soddisfatto della risposta ricevuta il genitore ha riscritto all’amministrazione comunale e alle forze dell’ordine, ancora una volta, per evidenziare come non avesse trovato un chiarimento alle sue domande nella nota ricevuta, evidenziando poi che seppure “giustamente” era stata chiusa quella via di fuga andava risolto l’inadempimento amministrativo: ossia andava fatto il collaudo della scala antincendio affinché l’uscita di emergenza e la scala potessero svolgere le funzioni per le quali erano state realizzate.

E i vigili del fuoco non sono rimasti fermi…