Il consigliere Forte: “Basta lavoratori precari nella sanità laziale”

La sede della Regione Lazio

 

Abbiamo approvato in Consiglio Regionale una legge che consentirà la stabilizzazione dei lavoratori  precari della sanità  laziale”.  Il consigliere regionale del Pd, Enrico Forte, interviene sul provvedimento approvato ieri in Consiglio regionale.


“Si tratta di un traguardo molto importante soprattutto per un settore così strategico e rilevante .  Lo abbiamo potuto fare approvando finalmente una buona legge, superando la 14 del 2008 che, di fatto, ci impediva di poter procedere a tali stabilizzazioni.

Enrico Forte
Enrico Forte

Lo spirito della legge – dichiara in una nota il Consigliere Regionale Forte-  approvata anche grazie al lavoro portato avanti in Commissione Politiche Sociali e Salute, è di far trovare una pratica attuazione a diritti costituzionalmente garantiti: il lavoro e la salute.

In questi anni abbiamo visto il fenomeno del precariato sanitario crescere in modo abnorme, con procedure di reclutamento che lasciano perplessi. D’ora in avanti le selezioni dovranno essere pubbliche e per merito. Deve essere questo, infatti, il compito della politica: innalzare sempre di più i livelli di assistenza e garantire il diritto alla salute per i cittadini senza usare le sofferenze altrui per ricercare consenso. In questi anni di governo, la Regione ha capovolto lo schema e il modo di intendere la governance del sistema sanitario laziale.

Approviamo quindi una legge che garantirà stabilità a donne e uomini, ragazze e ragazzi il cui lavoro permette di garantire livelli minimi di assistenza in condizioni sovente durissime, restituendo loro la dignità e l’onore della professione che molti di essi svolgono fin dal 2007. Penso che a questi lavoratori vada detto grazie, per aver garantito comunque i LEA nonostante una dimensione della precarietà che, naturalmente, ha una incidenza anche sul piano  assistenziale. Molti di questi nostri professionisti, nel frattempo sono stati costretti a lasciare il loro territorio, magari perché vincitori di concorso in altre realtà sanitarie, di fatto impoverendo la nostra Azienda Sanitaria Locale.

L’approvazione di questa legge mi fa essere orgoglioso della funzione istituzionale che rappresento: la Regione Lazio torna a fare quello per cui è nata, ovvero legiferare e, possibilmente, con disposizioni normative che vadano a risolvere i tanti disagi che avvertono i cittadini del Lazio.

Come rappresentante del territorio pontino so perfettamente quali sono le attese e quali le problematiche, gli ostacoli e le criticità. Li conosco perché li  vivo quotidianamente sulla mia pelle, quando ascolto le esperienze dei medici, del personale sanitario e dei pazienti. Posso dire con soddisfazione che, con il voto di oggi in Consiglio, abbiamo tradotto in legge quelle aspettative e quegli affanni.

Non vorrei che il nostro impegno venisse considerato una ‘sanatoria’. Credo sia il termine forse più inadatto a descrivere il senso di questa legge che è, molto più semplicemente, una traduzione sostanziale del diritto alla salute.

Lo abbiamo potuto fare – conclude Forte-  grazie ad un lavoro congiunto fra Commissione ed Aula ed anche attraverso l’impegno dei colleghi che, attraverso i loro emendamenti, hanno contribuito al miglioramento del testo approvato. Penso per esempio alla collega Bonafoni, il cui emendamento consentirà al personale impiegato in forme riconducibili a processi di esternalizzazione nell’assistenza diretta o indiretta ai pazienti nelle aziende e negli enti del SSR, di vedersi riconosciuto nelle procedure concorsuali un punteggio nell’ambito del curriculum formativo e professionale in relazione agli anni di lavoro svolto”.