In manette perché accusato di aver tentato di caricare con la forza sulla propria auto una giovane passante, di averla palpeggiata, e di aver anche aggredito il fratello minorenne della sua preda, finito in ospedale nel tentativo di difendere la congiunta.
Queste, le accuse nei confronti Roberto D.C., 35enne fondano destinatario martedì di una misura cautelare per i reati di tentata violenza privata, violenza sessuale, lesioni personali aggravate e minacce: è stato posto ai domiciliari, dove rimarrà fino a nuove disposizioni dell’autorità giudiziaria.
I fatti, finora passati sotto silenzio in virtù delle indagini sottotraccia dei carabinieri della Tenenza della Piana, coordinati dal comandante Ivan Mastromanno, si sono registrati agli inizi di marzo. Nel tardo pomeriggio, in centro, nell’area di via Mola Santa Maria.
Stando alle ricostruzioni investigative la ragazza, di circa vent’anni, si stava avviando a piedi verso casa, quando è stata avvicinata dal 35enne, che si trovava di fianco a un’utilitaria parcheggiata. Da lì, una sequela repentina. Nel tentativo di convincerla ad accettare “un passaggio per casa”, l’uomo l’avrebbe afferrata tentando di tirarla a bordo. Palpeggiandola, come accennato, e poi scontrandosi col fratellino della malcapitata: quest’ultimo le stava venendo incontro, quando ha notato l’accaduto, scagliandosi sullo sconosciuto.
Riuscito comunque a prevalere facilmente, picchiando secondo le accuse il minore e quindi minacciando entrambi, sostenendo di avere con sé un coltello. Nonostante tutto, i due ragazzi sarebbero comunque riusciti a fuggire, presentandosi il giorno successivo in caserma per sporgere denuncia contro ignoti. Salvo poi identificare fotograficamente il 35enne, già gravato da alcuni precedenti specifici.