Le notizie si susseguono frenetiche. Il lavoro è intenso anche se svolto in “privato”. Poche indiscrezioni, qualcuna pesante, qualora trovasse riscontro nella realtà.
Formia è in fermento. Le dimissioni del sindaco non hanno lasciato alcuno fermo ad aspettare lo sviluppo degli eventi. Ognuno, qualsiasi sia lo schieramento politico, è al lavoro. Incontri programmati o occasionali.
Si pianificano riunioni che, a volte, saltano, si modificano, come l’incontro di maggioranza, anche in funzione dei doveri istituzionali. Il principale in ordine di tempo è la convocazione del Consiglio comunale. Un atto dovuto la presentazione alla massima assise delle dimissioni del sindaco. Mercoledì mattina sarà un Consiglio formale. Niente di particolare si annuncia nel corso di quell’incontro.
Eppure il tentativo di cercare accordi che possano indurre Sandro Bartolomeo a ripensare alle sue scelte sono in corso, per quanto taciuti. Un partito di minoranza, in particolare, starebbe valutando di sedere tra i banchi di maggioranza per consentire a quest’ultima di portare avanti l’impegno amministrativo. I lavori sono in corso. E’ ancora tutto da vedere e da verificare se gli eventuali “nuovi” ingressi possano essere graditi ai gruppi che sin da subito hanno sostenuto Bartolomeo il quale, non di meno, sarà chiamato a valutare questi cambiamenti.
In tutto questo trambusto, stranamente la lettera di dimissioni inviata al Prefetto Faloni, a oggi pomeriggio, ancora non ha avuto risposte.
A margine del consiglio comunale è previsto un incontro in casa del Pd mercoledì sera l’argomento, quello solito sin da giovedì scorso: indurre il primo cittadino a ritirare le sue dimissioni.
Le minoranze aspettano con il fiato sospeso gli sviluppi di questi incontri ed eventuali accordi per conoscere gli sviluppi politici. I cittadini sicuramente frastornati dai veloci cambiamenti in corso nel palazzo comunale di via Vitruvio, aspettano chiarezza. Vogliono sapere cosa sarà della loro cittadina… Formia.
