La Uilpa: “Locali della Dogana fatiscenti. A quando il trasferimento?”

La UILPA  è  costretta ancora una volta segnalare “le gravi criticità che incombono sullo stabile della Dogana di Latina dove opera il personale doganale”.

“Non si comprende – scrive il segretario UILPA Dogane e Monopoli Lazio  e Abruzzo, Virgilio Tisba – l’inerzia dell’amministrazione doganale  che aveva garantito a suo tempo lo spostamento in breve tempo dell’attuale sede, nonché l’accorpamento in un unico stabile con il personale dei Monopoli di Latina, presso la località Tor Tre Ponti, frazione di Latina Scalo.


Diciamo basta a questo impasse dell’amministrazione che prima dà rassicurazioni, ma poi nei fatti è latente: nello stabile attuale  ci sono stanze pericolanti, intonaci caduti dai muri perimetrali, depuratore fuori uso, bocchette antincendio non collegate, cancello senza automazione ed altro ancora non può considerarsi un luogo sicuro dove recarsi al lavoro.

Sembrerebbe, oltre a tutto ciò, che non siano mai stati eseguiti controlli sulla capacità di resistenza della struttura, che, inoltre, risulterebbe vincolata dai beni culturali quanto di valore storico.

Vogliamo risposte definitive sul trasferimento della sede, non si può giocare con la sicurezza dei lavoratori, un disagio lavorativo quotidiano che non può restate inespresso e irrisolto.

Gli uffici doganali di Latina svolgono da sempre un servizio di estrema importanza, a garanzia di un controllo fiscale che sul territorio necessita di un continuo lavoro di verifica, attraverso un monitoraggio costante.

La qualità di un servizio come quello della sezione doganale di Latina è garanzia essenziale per un serbatoio di utenza che merita un impegno e uno sforzo comune, a dispetto di ogni lungaggine burocratica.

Si rammenta che in tutto questo tempo con tali condizioni  l’Ufficio ha sempre garantito con uguale impegno un servizio oramai al limite di ogni sopportazione.

La UILPA attende in tempi brevi risposte risolutive e concrete dall’Amministrazione Doganale al fine  di rassicurare i colleghi considerata  la grave situazione in cui i nostri colleghi sono costretti ad operare”.