Il consiglio comunale di Pontinia, ieri sera, ha trattato il tema della TARI, la tassa sui rifiuti. Per legge, questa tassa si calcola dividendo il costo totale del servizio rifiuti per i cittadini ed i metri quadrati di civili abitazioni o attività economiche possedute.
Dalla relazione contenente tutte le voci di costo sostenute per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti si evince che nel 2016 il costo totale fu 1 milione e seicentomila euro circa, mentre nel 2017 sale a ben 2 milioni. Quindi il costo totale aumenta, anche se la raccolta differenziata passa dal 25% al 30%.
“Considerando che il numero dei cittadini e dei metri quadrati per civili abitazioni o attività economiche è invariato, La tassa sui rifiuti aumenta”.
Una considerazione resa dai consiglieri comunali de “Il Girasole per Pontinia”, Paolo Torelli e Daniela Lauretti, i quali hanno votato contro l’aumento perché “la Giunta ha fatto troppo poco per contenere l’aumento dei costi ed evitare quindi che la tassa aumentasse. Non si possono sempre scaricare gli insuccessi politici del passato e la cattiva programmazione e pianificazione sulle famiglie e sugli imprenditori.
Inoltre, all’aumento della tassa di certo non corrisponde un miglioramento del servizio di gestione dei rifiuti, nè la creazione di una vera e propria isola ecologica, nè il raggiungimento di una percentuale alta di raccolta differenziata.
Purtroppo questo è solo il primo aumento deliberato dalla maggioranza. Al Consiglio convocato per il 5 aprile con all’ordine del giorno il bilancio di previsione, saranno approvati altri aumenti di tasse o imposte.
La vera sfida di un buon amministratore deve essere quella di ottimizzare i servizi al cittadino razionalizzando le spese. Per il momento tutto ciò resta solo un miraggio”.