L’ex consigliere sollecita l’apertura di una Casa della Salute a Sabaudia

OGGETTO: Contributo per la pianificazione territoriale e la programmazione delle Case della salute e per la individuazione di Sabaudia come sede della Casa della salute del Distretto sanitario 2.

In qualità di cittadino di Sabaudia e di seguito alla mia nota in data 25 febbraio 2016 con cui sollecitavo l’individuazione dell’ex ospedale di Sabaudia, sito in via Conte Verde di proprietà della ASL ed attualmente sede di un poliambulatorio, del CSM e del PPI, come Casa della salute, desidero rappresentare ulteriormente quanto segue.


Con il DCA U0052 del 22 febbraio 2017 è stato, tra l’altro, assunto al punto 9.3 l’obiettivo e quindi l’impegno di programmare il completamento dell’attivazione di ulteriori Case della salute, assicurando la presenza di una di esse per ciascun Distretto sanitario, entro il 31 dicembre 2018.

Al riguardo, tenuto conto degli adempimenti necessari al fine di assicurare il rispetto della scadenza prefissata e con particolare riguardo al rispetto dei requisiti per l’autorizzazione e per l’accreditamento delle strutture individuate, mi permetto di svolgere alcune considerazioni in merito ai criteri che dovrebbero essere posti alla base della procedura per la pianificazione territoriale delle CdS e quindi per l’individuazione in ciascun distretto sanitario del Comune dove collocare questo presidio di prossimità.

Com’è noto la chiusura di molti ospedali, talora anche di grandi dimensioni, ha creato spesso dei veri e propri vuoti lasciando ampie aree dei territori delle province privi di qualsivoglia struttura di assistenza.

C’è da considerare che in questi ultimi anni la distribuzione della popolazione nella provincia di Latina in alcuni casi è mutata in maniera notevole rispetto al passato per cui molti Comuni nelle aree collinari, un tempo dotati di ospedale (ora disattivati come tali), oggi hanno perduto gran parte della popolazione, mentre le città di fondazione che fino ad alcune decine di anni fa avevano poche migliaia di abitanti si trovano ad averne molte decine di migliaia.

Appare evidente che sia quanto mai opportuno utilizzare l’opportunità offerta dell’apertura delle nuove CdS per assicurare una redistribuzione dei presìdi con particolare riguardo a quelli delle aree che hanno sofferto maggiormente i tagli alla sanità e la chiusura degli ospedali.

A mio modesto parere quindi per la scelta dei Comuni di ogni Distretto sanitario in cui allocare le nuove CdS dovrebbero essere tenuti in considerazione i seguenti criteri:

  • Evitare di centralizzare nel Comune capoluogo di provincia oltre all’ospedale, anche una CdS, privilegiando invece le aree meno favorite;
  • Individuare di norma i ogni Distretto il Comune con maggior popolazione residente, cui vanno aggiunte le persone che comunque sono presenti h24, i lavoratori presenti nelle 12 ore e le presenze nelle località turistiche;
  • Verificare la presenza di strutture di proprietà adeguate ad ospitare una Casa della salute e a ospitare tutte le attività necessarie; da mettere a norma con costi contenuti. In genere gli ex ospedali anche per il loro valore identitario si prestano meglio di altre per la loro collocazione nel centro urbano e quindi per la facilità di accesso.
  • Accertare l’esistenza di collegamenti viari e di trasporti pubblici con i comuni dell’hinterland;

Naturalmente per la programmazione dei servizi sarà necessario uno studio epidemiologico e un business plan anche per gestire al meglio gli effetti dell’introduzione dei PDTA in modo da governare e monitorare la riconversione dei costi: da quelli delle degenze ospedaliere alla prevenzione, facendo in modo che l’attivazione delle CdS sia ad isorisorse o comunque ad un costo contenuto.

Per quanto concerne in particolare la città di Sabaudia mi permetto di fornire i seguenti elementi di valutazione:

  • Com’è noto il Distretto 2 è composto dai Comuni di Latina (ab.125.000 c.a.), Sabaudia (ab.20.432), Pontinia (ab. 15.000 c.a.), Sermoneta (ab. 9761 c.a.) e Norma (ab. 4.000 c.a.).
  • Il centro urbano di Sabaudia dista dall’Ospedale di Latina, sede di DEA 25 km mentre l’Ospedale di Terracina dista 24 km.
  • La popolazione di Sabaudia al 1° gennaio 2017 ammontava a 20.432 abitanti ed è in costante crescita. Ai residenti si aggiungono molti migranti che trovano lavoro prevalentemente in agricoltura, i militari della locale Stazione dell’Arma dei carabinieri, i militari dell’Esercito in servizio presso il Comando dell’artiglieria controaerei, gli allievi della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri Forestali e i militari in servizio presso il Parco Nazionale del Circeo, gli atleti e il personale militare del Centro sportivo remiero della Marina Militare, gli atleti del III Nucleo sportivo della Guardia di Finanza, i militari della locale Brigata della GdF, i religiosi e le religiose della Parrocchia e infine i docenti e gli allievi degli istituti scolastici. A questi vanno aggiunti il personale e gli operai delle numerose aziende private operanti nei vari settori dell’industria e dei servizi alla persona. Le presenze turistiche durante il periodo estivo raggiungono il numero di 200.000 c.a., ma anche negli altri periodi c’è un turismo culturale, ambientalista e sportivo (molte équipe di canottaggio dei Paesi del nord Europa nei mesi invernali si allenano a Sabaudia).
  • La CdS di Sabaudia potrebbe servire anche la popolazione di Pontinia e quella di San Felice Circeo, raggiungendo circa 50.000 abitanti;
  • Il Comune di Latina possiede già un presidio ospedaliero classificato come DEA di II Livello e un Poliambulatorio di grandi dimensioni (Piazza Celli) oltre a Case di cura e numerose altre strutture; Sabaudia oltre ad essere il centro più lontano dal Comune capofila è anche quello che ha la popolazione maggiore rispetto agli altri;
  • L’edificio dell’ex Ospedale di Sabaudia pur risalendo al 1934 è in buone condizioni perché è stato oggetto di un recente risanamento grazie ai finanziamenti dell’art. 20 della L. 67/88; le sue dimensioni possono consentire agevolmente anche di ospitare tutte le attività per l’integrazione socio-sanitaria;
  • La destinazione dell’edificio per una Casa della Salute consentirebbe di dare una risposta alle aspettative della popolazione di Sabaudia (che presenta una percentuale elevata di anziani 20% e di affetti da patologie croniche) costretta sempre più spesso a recarsi altrove per le cose più elementari a causa della progressiva perdita di personale (a questo proposito è recente una raccolta di firme da parte di un’associazione per sollecitare il ripristino dei servizi essenziali), ma anche delle altre comunità viciniori.
  • L’edificio potrebbe essere agevolmente dotato di elisuperficie attrezzata per il volo notturno utilizzando un’area contigua.

Desidero rammentare che a seguito di una petizione promossa da me (che ha raccolto circa mille firme) la Giunta comunale di Sabaudia ha approvato in data 7 ottobre 2014 la deliberazione n. 114 avente per oggetto: “Istituzione Casa della salute, atto di indirizzo”, con la quale è stato chiesto a codesta Direzione Generale della ASL e al Presidente della Regione Lazio che il preesistente presidio Sanitario di Sabaudia sia rimodulato ed adattato alle nuove esigenze con l’istituzione della “Casa della Salute di Sabaudia”.

La recente pubblicazione del nuovi Livelli Essenziali di Assistenza impone nuovi obblighi alle ASL; l’attivazione della CdS di Sabaudia potrebbe consentire di assicurare il rispetto dei nuovi standard anche perché, in base ai dati pubblicati dal Ministero della Salute, la Regione Lazio è stata collocata solo all’11° posto, come dato complessivo; non si dispone dei dati disaggregati dei LEA per province, ma il livello percepito a livello locale non è molto elevato a causa della mancata attivazione dei PDTA e della integrazione socio-sanitaria, ma anche a causa dei lunghi tempi delle liste di attesa con il conseguente ricorso alle prestazioni out of pocket che vanno a colpire la popolazione anziana che troppo spesso si trova già in precarie situazioni economiche.

Mi permetto pertanto, al fine di assicurare il rispetto dei tempi previsti nel citato DCA 52/2017, di rappresentare l’opportunità che venga approvato un nuovo Piano Strategico della ASL nel quale sia individuata la collocazione delle Case della salute ancora mancanti in alcuni Distretti sanitari del nostro territorio e in particolare nel Distretto2 esaminando favorevolmente la mia proposta per quanto riguarda la città di Sabaudia.