L’ex consigliere sollecita l’apertura di una Casa della Salute a Sabaudia

L’ex consigliere comunale Franco Brugnola da tempo prima con una petizione che ha raccolto circa mille firme e di recente in occasione della presentazione del suo “Manuale per le case della salute” propone che Sabaudia venga dotata di questo presidio di prossimità per assicurare cure migliori a tutti.

Franco Brugnola
Franco Brugnola

Ora con una lettera ha sollecitato la direzione della ASL ad adottare un nuovo Piano Strategico per dare attuazione al decreto 52/2017 firmato dal Presidente Zingaretti in quanto Commissario ad acta per la sanità del Lazio, con il quale è stato assunto l’impegno di aprire entro il 31 dicembre 2018 una Casa della salute in ognuno dei Distretti sanitari della regione.


In sostanza Brugnola chiede che venga presa una decisione individuando i Comuni che dovranno ospitare le nuove case della salute ed a tal fine ha fornito anche dei criteri che vanno dalla numerosità degli abitanti (comprese anche le persone comunque presenti sul territorio per lavoro o turismo), l’esistenza di una struttura adeguata, i trasporti pubblici, ecc.

Nel Distretto 2, tutti questi requisiti sono posseduti dalla città di Sabaudia, che dopo Latina è la più popolosa e che, a differenza del capoluogo non dispone di un ospedale, ma ha la struttura di via Conte Verde che potrebbe essere messa a norma con poco.

Proprio la quantità di adempimenti necessari ha spinto Brugnola a scrivere la lettera in quanto per poter aprire le nuove case della salute entro la scadenza fissata dopo la scelta del Comune e dell’immobile, dovranno essere programmati ed eseguiti tutti i lavori per metterla in grado di corrispondere ai requisiti per l’autorizzazione; dovrà essere definito il business plan, prevista l’organizzazione, assegnato il budget, reperito il personale, acquistate le apparecchiature, ottenuto l’accreditamento, ecc. La lettera Brugnola l’ha inviata per conoscenza anche al sub Commissario ad acta della Regione Giovanni Bissoni, alla Commissione sanità della Regione e al Direttore regionale per la salute e politiche sociali.

A PAGINA 2  – La lettera di Franco Brugnola