Ischia e Ponza si riscoprono “gemelle” grazie all’editto di Re Carlo III di Borbone

Sono isole “gemelle” sia per una cerimonia di gemellaggio che avrà luogo il 31 marzo prossimo nel Palazzo comunale di Ischia, sia per un legame storico che risale all’editto di Re Carlo III di Borbone che il 30 ottobre del 1734 concesse a 52 famiglie ischitane terreni sull’isola di Ponza.

Una concessione grazie alla quale quattrocento isolani campani sono partiti alla volta del vicino arcipelago pontino nella speranza di allontanarsi dalla povertà. E tra loro Mattia Mazzella con la moglie Giulia e sette figli hanno fatto rotta a bordo di un piccolo veliero verso la nuova terra nella quale riponevano aspettative di una vita lontana dalla miseria.


La vicinanza di cultura e tradizioni di Ponza alla tradizione partenopea, tornano a fare capolino con questo patto di gemellaggio che verrà siglato alla presenza dei due sindaci, Giosi Ferradino e Pietro Vigorelli.

Per molti ponzesi una scoperta, ma non per tutti che proprio nel tramandare inflessioni dialettali e cultura culinaria conoscono bene la provenienza della vicina isola ormai “gemella”. Un passato che ritorna e grazie al quale i due primi cittadini alle 12 di giovedì prossimo formalizzeranno l’accordo nella Casa comunale di Ischia alla presenza di una delegazione di ponzesi segnando l’inizio di uno scambio culturale, ma anche turistico per promuovere la bellezza delle due realtà territoriali neanche tanto lontane per distanza, ma sicuramente unite per le origini e cultura.