Le opposizione di Formia: “L’approvazione del Bilancio? Una farsa”

Il comune di Formia

“L’amministrazione comunale di Formia si accinge a portare in aula il Bilancio di Previsione 2017.  La Conferenza dei capigruppo ha stabilito le date di discussione per i giorni 30 e 31 marzo rispettivamente in prima e seconda convocazione”. 

A parlare sono i Centristi x Formia, Idea Domani, Generazione Formia e Idea Domani Giovani.


“Così com’è consuetudine di questa amministrazione – sottolineano -,  dopo quattro lunghi mesi di letargo dall’ultimo Consiglio comunale si è svegliata all’improvviso per convocare la Commissione competente e rendere nota la Proposta di Bilancio.

Gli uffici hanno lavorato alla redazione del documento contabile senza alcuna indicazione ufficiale della rappresentanza consiliare… almeno per quanto ci è dato sapere.

Nessuna convocazione delle Commissioni di Lavoro è avvenuta per discutere sulle eventuali proposte da inserire in bilancio. Mai un tavolo di confronto con le varie Associazioni di categoria, economiche, produttive, sociali e quant’altro .

Periferie ignorate completamente, senza dare ascolto a chi ha il bisogno di manifestare esigenze, disagi e bisogni.

Questo ci è dato sapere, così come sappiamo che per loro si tratterebbe di ‘Bilancio partecipato’

Nel frattempo però si lavora alacremente in qualche ufficio per riempire di contenuti il bilancio che dopo qualche urlo, qualche nota scritta, vede la luce in Giunta.  Dove viene votato con qualche assenza tattica, ma giustificata.

Questo comportamento ha indotto noi dell’opposizione a chiedere in commissione Bilancio ulteriori sedute con l’audizione dei vari assessori e rispettivi funzionari per avere delucidazioni sulle scelte adottate per le proposte programmatiche di bilancio.

Cosa accadrà nelle sedute del 30 e 31 marzo? Una ‘farsa’ .

Dopo che la Giunta approva la proposta di Bilancio, la Maggioranza in sede di commissione Bilancio non dà parere favorevole, ma si riserva in Consiglio comunale di esprimere l’assenso.  Di esprimere un voto favorevole, ma che dovrà maturare attraverso una serie di tira e molla, di minacce politiche, di richieste che i gruppi politici che compongono questa maggioranza metteranno in atto fino all’ultimo secondo in Consiglio comunale.

 Quale strumento utilizzare per questa lotta intestina?  Il magico ‘emendamento’. 

Questa Maggioranza politica ci propone oggi di discutere e votare in Consiglio un Bilancio da loro realizzato, per poi disconoscerlo attraverso i loro emendamenti che approderanno in aula, all’insegna della così detta ‘dialettica democratica e autonoma’.

Questa città merita scelte condivise sugli indirizzi del Bilancio, non merita certo di assistere alla divisione di fazzoletti di potere clientelare da bottegucce, così come vengono messe in atto in Consiglio comunale.

Hanno cancellato dal vocabolario le parole ‘ascolto’ e ‘partecipazione’ per sostituirle con ‘interessi personali’ che nulla hanno a che vedere con il benessere dei cittadini”.