Abbiamo incontrato Antonio Raimondi, che il sindaco di Gaeta l’ha già fatto prima del mandato di Mitrano e che ora, dopo un’esperienza tra i banchi dell’opposizione, torna a puntare allo scranno più alto quello di sindaco.
Raimondi, 53 anni, è il capogruppo consiliare del Movimento Progressista di cui è coordinatore e uno dei fondatori. Nel 2007 è diventato sindaco di Gaeta, vincendo al ballottaggio contro il candidato di centrodestra. In questi anni, si è distinto per una ferma opposizione all’attuale amministrazione Mitrano. Professionalmente lavora nel campo della cooperazione internazionale e svolge attività di consulenza in diversi Paesi europei ed Africani nell’ambito della progettazione allo sviluppo. Viste le competenze è anche docente universitario e fondatore del Master in Cooperazione Internazionale all’Università di Pavia.
Se le parlo dei primi cento giorni di governo, qual è il primo provvedimento che pensa possa mettere in atto la sua amministrazione qualora venga eletto primo cittadino?
“Il nostro programma è stato studiato per un’azione di governo da realizzare in cinque anni e che, quindi, sfugge alla logica dei cosiddetti “primi cento giorni”. Fin dall’insediamento porteremo avanti quello che stiamo proponendo ai cittadini: diminuzione delle tasse, investimento nelle politiche sociali, trasparenza ed onestà. Naturalmente, visto il periodo nel quale si svolgeranno le elezioni amministrative, sarà inevitabile avere una maggiore attenzione alle attività e alle esigenze della stagione estiva.”
Welfare e abbassamento della tassazione comunale tra i suoi punti programmatici. Si riesce realmente ad investire e contenere i tributi in un periodo in cui i finanziamenti verso i Comuni sono sempre minori?
“Nei nostri cinque anni di governo della città (2007 – 2012) non abbiamo aumentato le tasse e abbiamo messo in campo una efficace azione di recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale recuperando risorse importanti. Allo stato attuale, il Movimento Progressista ha analizzato il bilancio comunale e ha un’idea molto chiara e preciso su come agire. Per esempio, la realizzazione delle opere pubbliche con maggiore criterio comporterebbe un risparmio di centinaia di migliaia di euro che saranno destinate alla riduzione della pressione fiscale e alle politiche sociali.”
Quando si parla di Gaeta non si può che pensare al turismo. Qualora dovesse essere eletto, cosa e come cambierebbe l’approccio dell’amministrazione comunale alle politiche per il turismo?
“Nel 2007, uno dei nostri primi provvedimenti fu quello di aumentare la stagione balneare portandola dal 1 aprile al 31 ottobre: abbiamo dato la possibilità concreta agli operatori balneari di lavorare in tranquillità su un periodo più lungo. Il tema del Turismo abbraccia tanti aspetti amministrativi come mobilità, parcheggi, sicurezza, portualità turistica: lavorando in maniera concreta e coordinata su tutto ciò potremo fare veramente un salto di qualità.”
A PAGINA 2 – “LAVORO, SVILUPPO ECONOMICO E POLITICA”