LE INDAGINI Il costante monitoraggio dell’indagata, anche attraverso la collaborazione della Polizia di frontiera in particolare quella dell’aeroporto di Fiumicino, ha consentito di scoprire che la donna proprio oggi si sarebbe imbarcata sul volo Casablanca/Fiumicino, dove ad attenderla era presente personale dilla Polizia di Stato di Latina e della Polaria dell’aeroporto Leonardo da Vinci, che al suo arrivo ha dato quindi esecuzione alla misura restrittiva. L’attività investigativa era finalizzata a colpire un fenomeno odioso quale quello dell’immigrazione clandestina che rappresenta un’assoluta priorità investigativa della Polizia di Stato, a maggior ragione nel presente periodo storico.
L’indagine, in cui si era inserito un’ulteriore triste episodio di sfruttamento sfociato addirittura nella violenza sessuale subita da una delle tante ragazze fatte arrivare illegalmente da questa ‘organizzazione’, prese le mosse dalla coraggiosa denuncia della giovane vittima della violenza, la quale, con le sue dichiarazioni, aveva consentito di aprire una ‘breccia’ e focalizzare l’attenzione su un gruppo ben ramificato composto da soggetti di origini marocchine che riuscivano a fare giungere in Italia dietro compensi anche di 6000 €uro cittadini di quel paese contraendo con essi matrimoni di comodo e chiedendo poi il ricongiungimento familiare.
A seguito di ciò il personale della Squadra Mobile, d’intesa con la locale Procura della Repubblica attivava una capillare indagine anche con ausilio di supporti tecnici al fine di corroborare di utili particolari probatori gli elementi raccolti in denuncia.
Al termine delle indagini condivise integralmente dalla Procura di Latina, il Pubblico Ministero titolare del fascicolo di indagine inoltrava un’idonea richiesta di misure restrittive a carico della principale indagata e di altri 11 soggetti, tra cui figurava proprio Ennaoui Khadouj