Il congresso locale di Rifondazione Comunista ha confermato come segretario Benedetto Crocco. Già eletto nel novembre del 2013 a tale carica del partito cittadino, divenuto poi circolo intercomunale Gaeta – Itri nel giugno 2014, la sua nomina, così come pure quella del nuovo direttivo, è avvenuta in continuità con la linea di autonomia e forte impegno militante degli iscritti finora seguita soprattutto con le pratiche di lotta e coinvolgimento popolare. Una elezione che conferma ancora non solo l’opposizione alle varie destre e a formazioni civiche esclusivamente elettoralistiche, ma pure distanza e avversità verso il cosiddetto centrosinistra.
Nella relazione politica del Circolo “Mariano Mandolesi”, prodotta in vista del X Congresso nazionale di Rifondazione Comunista, si afferma infatti d’essere oramai l’unica sinistra credibile, non subalterna e sempre attiva rimasta rispettabilmente in piedi come partito a Gaeta, l’unica alternativa oramai pure per chi comunque crede anche solo in valori sostanzialmente progressisti e voglia sottrarsi a clientelismo e familiarismo dominanti in città, di certo l’unica organizzazione politica di idee rivoluzionarie che abbia un crescente seguito.
Nel documento politico sono sottolineati propositi, obiettivi e risultati conseguiti. Sono scelti ancora i cittadini come primi interlocutori per dare con il circolo rappresentanza politica diretta al mondo dei lavoratori, precari, disoccupati, dei giovani senza prospettive e dei pensionati impoveriti e per continuare ad essere quel punto di riferimento che si è divenuti nel tessuto sociale della città. L’obiettivo a Gaeta resta quindi quello di organizzare sempre meglio il fronte sociale contro la Giunta Mitrano ancora in carica e più in generale contro le ristrette lobbies che guidano da decenni le politiche immobiliste cittadine.
Si ricordano fra le tante attività svolte la partecipazione ad agitazioni e manifestazioni a fianco dei lavoratori, l’inchieste contro lo sfruttamento del lavoro stagionale, le battaglie contro le privatizzazioni locali, contro l’inasprimento iniquo del costo dei servizi, le manifestazioni per il cimitero, per lo sport e la cultura accessibili a tutti, le denunce contro la criminalità organizzata e a difesa dell’ambiente e della salute, la solidarietà di classe, antirazzista, pacifista e internazionalista diffusa anche tramite attività mutualistiche come le raccolte per i terremotati e il sostegno ad organizzazioni di solidarietà attiva, o attraverso proteste contro le guerre NATO e per la smilitarizzazione e il conseguente recupero del territorio demaniale.
Rifondazione Comunista infatti di certo ha riportato in città l’abitudine di manifestare, dando importanza fondamentale al concetto di partecipazione popolare per rafforzare la difesa dei diritti. Ha istituito uno sportello del partito aperto ai cittadini e contribuito a creare vari comitati poi ospitati nella propria sede. Col proprio impegno sono stati messi su quelli contro Acqualatina, per il diritto alla casa, per l’Ospedale Di Liegro, per il controllo sui lavori pubblici e tante sono state le battaglie comuni che hanno visto il partito in prima linea. Manifestazioni a difesa degli sfrattati, la vittoria popolare contro la costruzione del parcheggio multipiano a Ville delle Sirene, quelle a difesa della sanità pubblica con assemblee contro il Piano aziendale dell’ASL e una petizione contro la chiusura del Punto di Primo Soccorso poi non avvenuta. Raccolta di firme sono state poi fondamentali pure per la proposta popolare di delibera comunale contro i distacchi dei contatori dell’acqua, obiettivo anche questo raggiunto.
La candidatura a sindaco di Gaeta del segretario Benedetto Crocco, lanciata dal partito già nel luglio del 2016 per consolidare il lavoro svolto con i comitati di lotta, poggia proprio su progetti condivisi, programma e liste elettorali che si stanno definendo da tempo assieme ai cittadini.
Al congresso erano infatti presenti come ospiti, oltre a rappresentanti dell’ANPI Gaeta, proprio attivisti di tali comitati. L’auspicio assieme a questi ultimi è che la propaganda elettorale e le votazioni siano anche un ulteriore momento per attrarre nuove forze per il futuro e alimentare ancora le prospettive antiliberiste in città.
Il Partito della Rifondazione Comunista, distinguendosi ancora una volta dagli altri soggetti locali, ha infatti già affermato che a Gaeta serve abbattere le posizioni di rendita ed oligopolistiche a favore invece di una forte redistribuzione della ricchezza e ampia diffusione di servizi pubblici qualitativi per far ripartire l’economia e contrastare innanzitutto le piaghe della disoccupazione, dell’impoverimento delle fasce sociali più deboli e dell’esodo soprattutto giovanile.
Per arrivare a questo bisogna far crescere sempre più l’organizzazione conflittuale delle parti della popolazione più oppresse oltre alla loro coesione sociale, culturale e politica. Per rianimare la città a partire da suoi membri e produrre anticorpi contro malaffare e sfruttamento c’è bisogno insomma, oltre che di una nuova classe dirigente di diretta espressione popolare e non compromessa, pure di qualcosa di più simile a una rivoluzione. Il Circolo “Mariano Mandolesi” si pone alla testa di questo movimento reale stando in mezzo a chi ha scelto di lottare.