Minturno, sentenza Eco Ego: dopo la Cassazione, arresto per Ciummo

Appena passata in giudicato la condanna a cinque anni per la raccolta “col trucco” dei rifiuti, il principale protagonista del processo Eco Ego è stato arrestato.

L’imprenditore di Cassino Vittorio Ciummo è stato destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso su richiesta del Procuratore generale la sera stessa della conferma da parte della Corte di Cassazione di Roma delle pene di secondo grado nell’ambito del procedimento giudiziario, scaturito dalle indagini della guardia di finanza sul ciclo dei rifiuti del Comune di Minturno. Pene tra cui quella a carico di Ciummo, appunto, raggiunto dal provvedimento d’arresto nella giornata di sabato.


Una notifica delegata ai carabinieri della Stazione di Cassino, ed effettuata dai militari in ospedale: l’imprenditore si trova infatti ricoverato in un letto del “Santa Scolastica”. Nosocomio dove resterà, piantonato dagli agenti della polizia penitenziaria, fin quando il quadro clinico non ne permetterà le dimissioni. Dopodiché, largo alla sua traduzione nella casa circondariale di Cassino.

Sulla posizione di Ciummo e degli altri condannati la Cassazione si era espressa nella tarda serata di giovedì, confermando le pene del processo di appello: cinque anni a Vittorio Ciummo, due anni e mezzo alla figlia Augusta, due anni ad Anna Antonia Romano, tre anni e mezzo a Liberato De Simone.