L’iniziativa dell’associazione sportiva dilettantistica e promozione sociale Esperanto Fondi muove le sue competenze su temi di grande attualità in cui vedono lo sport e il sociale ampiamente al centro del suo Statuto.
Ospitati magnificamente dall’Istituto San Francesco di Fondi, il convegno è stato un evento di estrema attualità che ha avuto come tema il “bullismo”. Nonostante costituisca oggi una delle piaghe dilaganti, ha ancora tanta strada per entrare a pieno nella sensibilizzazione di alunni e genitori e nella formazione di docenti e coach sportivi.
Dopo la presentazione iniziale del presidente dell’A.S.D. Esperanto di Fondi Vittorio Cardinale, della moderatrice Sonia Berardo presidente Progetto futuro, di Lucio Biasillo dell’A.N.S.I. di Fondi, i lavori sono iniziati con la visione del cortometraggio realizzato da Luca Argentesi che, con la collaborazione degli alunni della classe III elementare dell’istituto Giulio Cesare di Sabaudia, hanno emozionato la platea.
Una realizzazione che, come esposto dall’intervento della maestra Laura Elmonetto, ha avuto come finalità la sensibilizzazione degli alunni e dei genitori a questa delicata tematica.
Il bullismo e il cyberbullismo sono atti aggressivi, attacchi continui, ripetuti e sistematici, intenzionali, di natura fisica, psicologica, contro soggetti incapaci, per differenti motivi, di opporsi e difendersi.
Il cyberbullismo utilizza mezzi elettronici e tecnologici, divulgando le registrazioni, le tracce di quanto accaduto.
Come comprendere se vi sia o meno presente un simile comportamento e cosa è possibile fare, è stato oggetto dell’esposizione della psicologa dell’Accademia di psicologia sociale e giuridica di Roma, Cristina Costantino.
Importante è l’osservazione dei comportamenti dei bambini/ragazzi, dei figli, nel sociale, nel rendimento scolastico, a livello emotivo. Anche il bullo, come la vittima, hanno un’incapacità comunicativa e relazionale di fondo.
E’ seguita la testimonianza del coach e campione sportivo Massimo Dovere che ben ha sottolineato come lo sport sia più che altri strumenti, veicolo e ambito di corretti valori e comportamenti, di sana competizione e condivisione, nella quale il bullismo non riesce a radicarsi.
La professoressa Roberta Recchia, in quanto docente e rappresentante dell’Istituto, ha voluto dare un suo contributo, proponendo la sua esperienza di esperta di linguaggi non verbali, regalando ancora una gemma al già ottimo resoconto dei relatori.
L’Istituto San Francesco, nei suoi due indirizzi del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Scientifico Sportivo, è attivo nell’affrontare quotidianamente argomenti inerenti questa tematica. Incontri e confronti sulla comunicazione ed espressione nello sport, sulla comunicazione emozionale, sul corretto utilizzo di linguaggi tecnologici, per cercare di sensibilizzare gli alunni ad un corretto stile di vita, alla condivisione, ad un saper vivere sportivamente.