Le donne del Golfo di “Nonunadimeno” si preparano allo sciopero dell’8 marzo

Ritengono sia necessario adoperarsi per tutelare i diritti delle donne e non solo. Pensano che unendo le forze si possano ottenere risultati importanti. Nonunadimeno è un organismo nazionale che si è costituito in un collettivo autoconvocato anche nel Golfo di Gaeta. Un gruppo di lavoro autofinanziato senza alcun colore politico, ma con l’unico intento di perseguire il benessere e il riconoscimento dei diritti delle donne.

E le donne si stanno adoperando con varie iniziative finalizzate a dare informazioni sull’iniziativa dell’8 marzo. Si tratta sicuramente del tentativo di ottenere un numero di adesioni rilevante, ma ancor più di un’opera di sensibilizzazione circa l’importanza che lo sciopero annunciato ricopre.


Uno sciopero al quale aderiranno 40 Paesi e che Nonunadimeno definisce “globale” e per il quale anche le iscritte del comprensorio del basso Lazio, Gaeta, Formia, Itri, Castelforte, Minturno, Santi Cosma e Damiano e Ausonia sono al lavoro da tempo per diffonderne il significato ma non di meno per mettere in rete le donne con le quali condividere, crescere e costruire il futuro.

L’appuntamento dell’8 marzo ha una valenza particolare perché mette l’accento su alcuni punti importanti sottolineati da Nonunadimeno:

  1. La risposta alla violenza è l’autonomia delle donne
  2. Senza effettività dei diritti non c’è giustizia né libertà per le donne
  3. Sui nostri corpi, sulla nostra salute e sul nostro piacere decidiamo noi
  4. Se le nostre vite non valgono, non produciamo!
  5. Vogliamo essere libere di muoverci e di restare, contro ogni frontiera
  6. Vogliamo distruggere la cultura della violenza attraverso la formazione
  7. Vogliamo fare spazio ai femminismi nei movimenti e costruire spazi politici e fisci transfemministi e antisessisti
  8. Rifiutiamo i linguaggi sessisti e misogini

Determinate a far sentire le proprie ragioni le iscritte hanno assicurato la partecipazione dei sindacati di base allo sciopero dell’8 marzo per cui ogni lavoratrice e lavoratore ha diritto di aderire allo sciopero.

Ma sono diverse le modalità con le quali l’organismo invita all’adesione. Ognuna nel suo piccolo può fornire valore aggiunto all’iniziativa anche solo vestendo di nero con una fascia o un accessorio fuxia che sono i colori per rappresentare la protesta; ma anche diffondendo volantini che indichino i motivi dello sciopero; astenendosi dal lavoro di cura della casa e della famiglia; evitando di comprare qualsiasi cosa per un giorno e lasciando spente lavatrici e lavastoviglie; appendendo alle finestre striscioni che sostengono lo sciopero dell’8 marzo o anche scendendo in piazza per riappropriarsi di spazi pubblici con il proprio corpo, insieme alle tante femministe che hanno organizzato manifestazioni in tutte le città d’Italia: per informarzioni segui su Facebook la pagina di Non una di meno!

 

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