Calcio a 5 serie A, l’intervista al presidente La Starza dopo la vittoria contro il Napoli

Intervista al presidente del Latina Gianluca La Starza

Gianluca La Starza
Gianluca La Starza

Quali sono le sensazioni dopo la gara stravinta contro i partenopei, credeva in un successo così netto?
“Sapevamo che avremmo affrontato una squadra di grande livello ma ero altrettanto cosciente che non eravamo inferiori al Napoli per giocatori e per gli uomini, che conosco bene, per generosità e serietà, se poi a questo ci aggiungete il pubblico del Palabianchini, ditemi perché non avrei dovuto sperare in un risultato positivo.E’ dall’inizio dell’anno che ripeto che questa squadra deve prendere più coscienza dei propri mezzi”.


Cosa si aspetta in vista dei prossimi match?
“Dobbiamo pensare solo alla prossima partita, massima concentrazione e mai abbassare la soglia di attenzione e di intensità, dobbiamo essere cattivi e rabbiosi come nella gara contro il Napoli”.

Obiettivo minimo stagionale?
“E’ proprio questo l’errore che non dobbiamo commettere, pensare ad un obiettivo minimo, vorrebbe dire non pensare in grande, dobbiamo essere ambiziosi, provare a credere in un sogno. Il Rieti lo ha dimostrato lo scorso anno andando vicinissimo a vincere lo scudetto, i ragazzi ed il mister debbono però essere bravi a capire la linea sottile tra l’essere ambiziosi e umili al tempo stesso.
Bisogna dare sempre il massimo in ogni allenamento e lavorare sodo così come faccio io ogni giorno per loro. Capisco il mister Basile che dice che è difficile affrontare alcune settimane in emergenza per gli allenamenti tra convocazioni dei nazionali e qualche infortunio, ma credo che per il resto qui ha trovato una società seria in tutto e dico sempre ai calciatori e tecnici che sono stati qui a Latina che chi andrà a giocare o allenare da altre parti potrà trovare uno stipendio forse più alto, un hotel con qualche stella in più, un gruppo numericamente più nutrito per allenarsi, ma l’ambiente di Latina ed un palazzetto così gremito e caloroso non potranno trovarlo in nessuna città d’Italia, su questo ci scommetto qualsiasi cosa”.

Non pensa che alla lunga una rosa un po’ corta possa incidere nella fase finale del campionato soprattutto nei play off scudetto, sperando di arrivarci?
“Forse sì, eravamo partiti con una rosa che comprendeva anche Enrico Rosati e Maicol Montagna, il primo che lo scorso anno aveva fatto bene e lasciava ben sperare per un definitivo salto di qualità e dal quale ci aspettavamo un buon contributo, il secondo non inferiore a tanti altri italiani che sono in altre rose. Purtroppo li abbiamo persi entrambi forse anche per colpa mia e della società che non ha saputo motivarli al punto giusto. Di fatto le difficoltà che dice il mister sono dovute anche a queste due perdite, abbiamo provato a sostituirli a dicembre, ma considerate le nostre possibilità economiche e la scarse opportunità di mercato che ci si sono presentate abbiamo preferito rinunciare a fare operazioni tanto per fare numero.
Dico una cosa però, sappiamo che dobbiamo scongiurare gli infortuni ma sulle ammonizioni e diffide che ci porteranno alle squalifiche dobbiamo essere intelligenti quantomeno a non accumulare gialli evitabili”.