Andava al mare a Vindicio, correva la mattina sul Lungomare di Gianola, passeggiava e acquistava nei negozi di via Vitruvio, la potevi incontrare all’uscita da scuola dei due figli o alle partite che il maschio, un talento secondo i tecnici biancazzurri, disputava la domenica nella principale squadra cittadina di calcio. Una vita apparentemente normale agli occhi di chi a Formia l’ha conosciuta e frequentata, senza mai eccedere o dare troppo nell’occhio. Come si procurasse da vivere Katia? In città nessuno se lo chiedeva o pare glielo avesse mai chiesto: il suo cognome, per chi aveva chiaro chi fosse, era la risposta sufficiente.
LO SBARCO NEL SUD PONTINO – Nel golfo di Gaeta era arrivata nel 2010. Inizialmente aveva vissuto a Itri in una villa bunker in località San Giacomo, una zona già residenza di volti noti agli investigatori e da dove la giovane casalese si era spesa a favore di una lista impegnata nelle locali elezioni amministrative. Suo malgrado, Katia volto noto al grande pubblico lo era però diventato dal 24 aprile del 2008 quando sua madre, Anna Carrino, era comparsa su Rai 2 ad “Anno Zero” in una puntata dall’eloquente titolo di “Ritorno a Gomorra”, da dove, riferisce la redazione di quel programma, “lanciò un appello a lasciare ‘o sistema’ e collaborare con la giustizia”.
https://youtu.be/UIwT390e5kI
A PAGINA 2 ‘L’ARRESTO DEL FRATELLO GIANLUCA NEL 2008’
A PAGINA 3 ‘ ‘IL PRINCIPE E LA (SCHEDA) BALLERINA’ E LA FOTO CON IL CONSIGLIERE FORMIANO’
A PAGINA 4 ‘IL RITORNO NELL’OMBRA’
A PAGINA 5 ‘KATIA, FIGLIA DEL PADRE CHE VOLEVA MORTA LA MADRE’
A PAGINA 6 ‘LA VERA VITA’