Simeone chiede aiuto alla Regione: “Gli storni mettono in pericolo le olive”

“Le coltivazioni di oliva itrana nel Comune di Rocca Massima sono a rischio”.

A lanciare l’allarme è il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Simeone.


“In queste ultime settimane, infatti, gli storni stanno danneggiando in modo irreparabile le colture olivicole locali che rappresentano la principale fonte di sostentamento per gli agricoltori nonché una eccellenza nella produzione della provincia di Latina e del Lazio.

Si tratta di una emergenza che, se non risolta rapidamente, potrebbe avere ricadute pesanti e negative per l’economia della provincia di Latina e, soprattutto, per la sopravvivenza delle aziende agricole che da queste colture traggono la principale fonte di sostentamento.

In questo contesto, su sollecitazione del sindaco di Rocca Massima, Angelo Tomei , ho inoltrato una nota all’assessore regionale  all’agricoltura, Carlo Hausmann, chiedendogli di intervenire immediatamente, mettendo in atto ogni strumento di natura straordinaria, valutando anche una deroga alla caccia alla storno, per tutelare dagli attacchi devastanti degli storni le colture dell’oliva itrana che senza interventi rapidi rischiano di essere distrutte.

Quella dell’oliva itrana è una coltura di eccellenza, tipica del nostro territorio, caratteristica dei comuni che vanno da Rocca Massima sino al sud pontino. Una eccellenza che nel 2016 ha ottenuto il marchio DOP a riconoscimento dell’identità unica di questo prodotto e a tutela di questa varietà le cui peculiarità e particolarità sono già apprezzate in tutto il mondo. Tale specialità di olive da mensa raggiunge la massima maturazione nei mesi di febbraio e marzo. E, purtroppo, proprio in questo periodo si rilevano essere più incisivi gli attacchi da parte degli storni che stanno, letteralmente, devastando le coltivazioni arrecando un danno di ingenti proporzioni agli agricoltori, che rischiano di vedersi privati della principale fonte di reddito da cui dipendono, e all’ economia di tutta la provincia di Latina.

Prima dell’entrata in vigore della funesta Legge Delrio che ha sottratto alle Province alcuni funzioni, tra le quali la caccia, tale problematica veniva risolta con rapidità ed efficienza dagli uffici provinciali che mettevano in atto tutti gli strumenti necessari a tutelare le colture dagli attacchi degli storni. Oggi la caccia, rientra tra le funzioni che la Regione Lazio ha avocato a sé.

Tuttavia, l’attuazione del riordino ha creato un vuoto funzionale dal momento che oggi, di fatto, nessuno si occupa di tale problematica costringendo gli interessati, ed in primis il sindaco di Rocca Massima in rappresentanza dei suoi cittadini, a scontrarsi con un muro burocratico anche logisticamente distante dal problema in essere. Temporeggiare non è possibile. Mi auguro che l’assessore Hausmann, con un atto di responsabilità, non rimanga sordo all’appello che ho formulato insieme al sindaco di Rocca Massima e che con immediatezza garantisca la messa in campo di tutti gli strumenti necessari a tutelare le colture e gli agricoltori che rischiano di vedere andare in fumo il proprio lavoro e la propria sopravvivenza”.