Ordine degli avvocati, elezioni annullate dalla Cassazione

Giovanni Lauretti - foto d'archivio -

Annullate le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Latina.

Le sezioni unite civili della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Dino Lucchetti e da altri nove legali, tutti appartenenti alla lista uscita sconfitta dalla competizione, hanno azzerato l’attuale Consiglio.


Tutto da rifare, dunque, e probabile l’arrivo di un commissario. Un vuoto, al momento, di rappresentatività per il mondo forense pontino su cui, con una nota stampa, ha espresso timori il presidente defenestrato dalla sentenza della Suprema Corte, Giovanni Lauretti. Ma un provvedimento che sembra destinato anche a fare da apripista a una serie di provvedimenti analoghi, visto che anche altri avvocati appartenenti ad altri Ordini italiani hanno presentato impugnazioni analoghe a quella di Latina.

Il ricorso dell’avvocato Dino Lucchetti e dei suoi colleghi, gli avvocati Daniele Marini, Franco Sassu, Nadia Scugugia, Maria Luisa Tomassini, Giovanni D’Erme, Carla Vani, Alessia Verdesca Zain, Aurelio Cannatelli e Vincenzo Coccia, è stato incentrato sull’utilizzo di un regolamento elettorale irregolare, in parte annullato dal Tar.

Bocciate infatti le possibilità di poter votare per un numero di candidati identico a quello dei consiglieri da eleggere, di presentare liste composte da un numero di toghe esattamente pari a quelle che avrebbero poi dovuto comporre il Consiglio e di impiegare schede con tanti spazi quanti quelli previsti per il nuovo Consiglio. I ricorrenti, impugnando la decisione presa dal Cnf il 25 giugno scorso, che aveva respinto il loro reclamo, avevano inoltre sostenuto che alcuni dei candidati nella lista poi risultata vincente non sarebbero stati candidabili, avendo svolto già due mandati consecutivi ed essendo così esclusi per legge da una terza tornata elettorale.

L’attuale presidente Giovanni Lauretti, insieme ai consiglieri Pier Giorgio Avvisati, Antonella Ciccarese, Pietro De Angelis, Angelo Farau, Aldo Panico, Francesco Vasaturo, Antonio Fargiorgio, Umberto Salvatori, Maria Cristina Sepe, Alfredo Soldera, Francesca Coluzzi, Patrizia Soscia, Martina Iannotti e Anna Maria Giannantonio, si era invece difeso sostenendo che quel regolamento era perfettamente regolare, essendo stato annullato in parte dal Tar solo dopo le elezioni e non potendo tale decisione avere effetti retroattivi. Ma le sezioni unite della Cassazione sono state di parere opposto. E accolto il ricorso dell’avvocato Lucchetti le elezioni sono state annullate, lasciando al momento l’Ordine senza una guida.

Per gli ermellini le “operazioni elettorali si sono svolte in applicazione di norme regolamentari illegittime”. Un principio destinato a buttare giù come birilli anche altri consigli degli Ordini degli avvocati attualmente in carica in mezza Italia.